Fabrizio Massaro per il “Corriere della Sera”
christine lagarde
È un manifesto programmatico, quello che la presidente designata della Bce, Christine Lagarde, ha presentato al Parlamento Europeo in vista dell' audizione di mercoledì prossimo davanti alla commissione Affari economici presieduta dall' italiano Roberto Gualtieri, del Pd. Lagarde conferma pienamente la linea «molto accomodante» di Mario Draghi, il presidente della Bce il cui mandato scade il 31 ottobre. Ma compie anche passi avanti. Nelle 48 pagine di risposte scritte ai deputati, si dichiara a favore di «titoli sovrani comuni» sicuri sia di una riforma delle regole fiscali dell' Eurozona.
ROBERTO GUALTIERI
Circa il tema dei «safe asset» - sostanzialmente, gli eurobond - secondo Lagarde «potrebbero contribuire ad un' attuazione più efficiente della politica monetaria» e «indirettamente contribuirebbe a rafforzare il ruolo internazionale dell' euro». La riforma delle regole fiscali vigenti in Europa (i cosiddetti «six pack» e «two pack») dovrebbe invece servire a dare maggiore flessibilità ai Paesi membri ma soprattutto a sostenere politiche di bilancio a livello nazionale che non si rivelino pesanti durante le crisi (come la già vissuta austerità) e lasche durante i periodi di espansione.
MARIO DRAGHI
Secondo Lagarde le modifiche dovrebbero servire soprattutto a incentivare i Paesi dell' Eurozona a creare, durante i cicli economici positivi, margini da utilizzare poi nei momenti di difficoltà. La prima sfida che la 63enne avvocato francese, che ha appena lasciato la guida dell' Fmi, dovrà affrontare sarà comunque di politica monetaria. Il prossimo 12 settembre la Bce dovrebbe varare un nuovo pacchetto di stimoli monetari (come prestiti agevolati alle banche e un nuovo riacquisto di titoli di Stato, il «Quantitative easing») e ridurre ulteriormente i tassi sui depositi, già da tempo in territorio negativo a -0,4%.
christine lagarde
La futura presidente francese vuole tenersi le mani ulteriormente libere: la Bce, scrive, «non ha ancora toccato il punto più basso per quanto riguarda i tassi d' interesse. È chiaro - sottolinea - che tassi bassi hanno conseguenze per il settore bancario e in genere per la stabilità dei mercati» e quindi «bisognerà fare attenzione». Tuttavia «la politica monetaria dovrà rimanere molto accomodante nel prossimo futuro».
christine lagarde ian bremmer
L' obiettivo resta quello della stabilità dell' economia attraverso un livello di inflazione vicino ma sotto il 2%, che tuttavia anche dopo anni di stimoli non è ancora stato raggiunto. La politica monetaria degli ultimi otto anni, osserva, in ogni caso«è stata efficace e ha avuto successo», dato che - secondo i calcoli della Bce - «nel periodo 2016-20 crescita e inflazione sarebbero state inferiori di circa 1,9 punti percentuali in assenza delle misure prese tra metà 2014 e metà 2018».
Lagarde sposa anche la lettura di Draghi sulle cause: al peggioramento dell' economia dell' eurozona «hanno contribuito i fattori geo-politici, le pressioni protezionistiche e le vulnerabilità dei mercati emergenti». Sarà invece «limitato» l' impatto della Brexit, dato che il sistema finanziario si è adeguato per tempo.
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