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    CHRYSLER, ARRIVA LA TAGLIOLA DELL’IPO: MANCA L’ACCORDO TRA MARPIONNE E SINDACATI, MA INTANTO ARRIVA LA RICHIESTA DI QUOTAZIONE


     
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    1. FIAT, CHRYLSER PRESENTA FILING PER IPO
    (Reuters) - Chrysler ha presentato domanda di ammissione alla quotazione a Wall Street attraverso un'offerta che potrebbe valere fino a 100 milioni di dollari. L'operazione frena potenzialmente i piani di Fiat di assumere il pieno controllo del produttore di auto Usa ma è funzionale a valorizzare la partecipazione dell'azionista di minoranza VEBA.

    john elkann e sergio marchionne consegnano la lancia thema presidenziale a giorgio napolitanojohn elkann e sergio marchionne consegnano la lancia thema presidenziale a giorgio napolitano

    Nella documentazione non è specificato quante azioni saranno offerte; i proventi dell'Ipo, che sarà curata da J.P. Morgan, andranno a VEBA, trust sanitario dei dipendenti del sindacato United Auto Workers. Sergio Marchionne, AD sia di Chrysler che di Fiat, ha detto a metà mese che la quotazione potrebbe avere luogo nel primo trimestre dell'anno prossimo.

    All'Ipo si è giunti dopo che Marchionne e VEBA non sono riusciti ad accordarsi sulla valorizzazione della partecipazione del trust. Nel filing Chrysler, uscita dal pesante dissesto finanziario del 2009, afferma che "nonostante i nostri recenti risultati finanziari, le nostre attività Usa non hanno ancora raggiunto un livello di redditività sostenibile".

    MARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANNMARCHIONNE MONTEZEMOLO YAKI ELKANN

    La strada dell'Ipo non e' l'unica possibilita' per sciogliere il nodo del prezzo delle azioni in mano al fondo sindacale. "I tempi della quotazione effettiva non sono immediati, ci vorra' qualche mese, e lasciano spazio per la trattativa diretta tra Fiat e Veba sul valore del pacchetto ancora in mano al fondo sanitario del sindacato", sostiene una fonte finanziaria interpellata da Reuters.

    TIM GEITHNER E SERGIO MARCHIONNETIM GEITHNER E SERGIO MARCHIONNE

    L'obiettivo di Fiat e' di arrivare al 100% della societa' americana di cui ha attualmente il 58,5% mentre Veba è interesssata ad ottenere la massima valorizzazione della propria quota, spiega la fonte. "La trattativa dura da tempo ed è difficile che venga bloccata dalla mossa di eri. E' persino possibile che funga da stimolo per superare le divergenze che ancora separano le due parti", aggiunge.

    Marchionne e Obama nella fabbrica ChryslerMarchionne e Obama nella fabbrica Chrysler

    Certo la prospettiva della quotazione in borsa fissa un tempo massimo per l'eventuale intesa, ancora possibile ma con tempi che non possono essere lunghi. La prospettiva dell'Ipo (con tutte le incognite del caso) potrebbe anche spingere a cercare un accordo prima dello sbarco a Wall Street.

    jp morganjp morgan


    2. FIAT: CHRYSLER, ANALISTI SPINGONO PER ACCORDO CON VEBA PRIMA DI ARRIVARE AD IPO
    Finanza.com - Fiat poco mossa a Piazza Affari. Il titolo del Lingotto sul Ftse Mib è sul filo della parità a 6,185 euro. La controllata Usa Chrylser ha presentato i documenti per la richiesta della quotazione tramite la vendita del 16,6% messo a disposizione da Veba. Nel caso in cui si concretizzasse per Equita sarebbe un evento negativo "in quanto trasformerebbe Fiat in una holding.

    JOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE ED EMILIO BOTIN FOTO LAPRESSEJOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE ED EMILIO BOTIN FOTO LAPRESSE

    Anche per questo non escludiamo comunque un accordo Fiat-Veba prima di arrivare all'Ipo", conclude la Sim milanese che mantiene inalterato il giudizio hold con target price a 6,1 euro. Nella nota diramata questa mattina, il Lingotto però ha precisato che "sebbene sia stato depositato un registration statement non vi è garanzia che un'offerta avrà luogo".

     

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