Ferruccio Pinotti per www.corriere.it
Winston Churchill ebbe una relazione segreta, che avrebbe potuto compromettere le sorti del suo governo e persino della seconda guerra mondiale. A rivelarlo è una clamorosa intervista, finora inedita, con il suo assistente più importante.
Churchill con Doris Delevigne
Le rivelazioni, che dipingono il rapporto di Churchill con sua moglie, Clementine, spesso raffigurate come inscalfibili, in una luce più complessa, emergono in un documentario della serie Secret History della rete inglese Channel 4 basato sulle ricerche di Richard Toye, professore di storia alla Exeter University e di Warren Dockter, storico internazionale presso l’Aberystwyth University. I due accademici hanno scoperto che nell’autunno del 1985 l’ex segretario privato di Churchill, Sir John “Jock” Colville, diede un’ampia intervista agli archivisti del Churchill College di Cambridge che però non è mai stata resta pubblica, fino ad ora.
Doris Delevigne
Essa conferma il fatto che Churchill ebbe avuto una storia segreta con un’aristocratica “glamour”, Lady Doris Castlerosse, nata Delevingne e prozia della famosa supermodella Cara Delevingne. Quando la relazione iniziò, Churchill attraversava un periodo di depressione. Era fuori dal Parlamento dopo la sconfitta dei conservatori alle elezioni generali del 1929 ed aveva perso una fortuna nel crollo di Wall Street Crash dello stesso anno.
Come reazione, si tuffò in una vita sociale intensa: beveva e giocava d’azzardo, viaggiava spesso. Mentre era ospite nella villa in Francia del magnate dell’editoria Lord Beaverbrook, nel 1930, fu presentato alla bella Doris Delevingne, una “socialite” allora molto in voga.
Doris Delevigne
Tra i due sarebbe nata una storia di sesso travolgente, consumata al al Ritz di Parigi, dove sembra che Churchill le abbia detto, dopo una notte d’amore: «Doris, tu resusciteresti anche un cadavere». Non è facile pensare a Churchill - il futuro eroe della seconda guerra mondiale, la cui grandezza è ben raffigurata nel film The Darkest Hour, come un playboy dedito ad avventure extraconiugali. Ma ora la testimonianza storica conferma l’episodio e molti altri retroscena dell’avventurosa vita della Delevingne.
Sembra che il potere di lady Castlerosse su Churchill fosse notevole e la prozia di Cara Delevingne è stata descritta da un cugino come «la donna più arrogante, capricciosa, impudica ed esteticamente bella di Londra». Doris Delevingne era infatti una seduttrice di corte nel solco della tradizione di Lady Hamilton e Nell Gwyn, che intrappolava uomini facoltosi e viveva negli agi che loro, durante la loro infatuazione, le donavano.
churchill hitler
Sembra che la signora avesse messo gli occhi persino sul re Edoardo VIII, ma che non fosse riuscita nell’impresa perché battuta da Wallis Simpson, altrettanto ambiziosa e aggressiva. Doris veniva da una famiglia di estrazione piccolo borghese di Streatham, nel sud di Londra. E solo attraverso accurate frequentazioni era riuscita ad avvicinarsi all’aristocrazia inglese.
Dai rapporti con uomini facoltosi ottenne presto denaro, gioielli Cartier, abiti di Schiaparelli e calze di seta giunte da Parigi. La sua cattiva reputazione la precedeva e la rendeva ancora più affascinante. Una conoscente le suggerì di scrivere un libro intitolato Around the World In 80 Beds. Si innamorò di un playboy americano alto e aitante, Laddie Sanford, che poi la scaricò per la moglie di Mountbatten. I suoi occhi si posarono allora su Valentine Browne, il calvo e grasso Visconte Castlerosse, con cui iniziò una turbolenta relazione.
Churchill e la moglie
Anche dopo il matrimonio col visconte nel 1928, continuò la sua vita libertina, costellata peraltro da pesanti aggressioni fisiche da parte del marito. Due anni dopo sedusse Winston Churchill, nel 1930. Pare che in seguito abbia avuto una relazione anche con il figlio dello statista, Randolph Churchill, che aveva appena 21 anni la conobbe. La loro relazione fu scoperta dal maitre del Cavalry Club, che aprì la porta di una stanza e vide le inconfondibili e lunghe gambe di Doris levate verso il cielo, mentre Randolph Churchill gli intimava: «Fuori!».
marina amaral winston churchill
Ben presto, la faccenda fu di dominio pubblico e il padre - racconta Lyndsy Spence nel suo libro su Doris Delevingne The Mistress Of Mayfair - chiese al figlio di por fine alla relazione. Doris e Randolph si separarono. Tuttavia, lei continuò a mantenere il contatto con Winston, e quando si incontrarono di nuovo a una festa in una villa nel Sud della Francia, Churchill la ritrasse in un quadro, vestita con gli shorts che portava spesso per ostentare le belle gambe.
Tale era la sua fiducia nei suoi poteri seduttivi che si portò a letto persino il celebre fotografo Cecil Beaton anche se era, secondo le sue stesse parole, «terribilmente omosessuale». Credeva di poterlo “curare”, ma fallì. Nel frattempo, nel 1938, il suo matrimonio si concluse. Ma trovò una nuova benefattrice, la ricca americana Margot Hoffman, con cui iniziò una relazione gay.
Churchill Roosvelt
Margot comprò un palazzo a Venezia per intrattenere i loro amici, ma quando scoppiò la guerra nel 1939, l’Italia divenne un paese nemico e Doris fuggì a New York con l’amica. Mantenne tuttavia il contatto con Churchill, anche se lei iniziava a diventare una figura scomoda per la sua intima amicizia col fascista Oswald Mosley. La relazione con l’amica americana entrò in crisi e Doris fece appello a Churchill per rientrare. Lei aveva con sé quel ritratto dipinto da lui in Francia e lo statista non voleva certo, in un momento delicato nei rapporti con Washington, che su un giornale comparisse il titolo «Winston e la cortigiana».
winston churchill ando a letto con doris
L’operazione di rientro, in tempo di guerra, non era facile. Durante un viaggio in America nel 1942, Chrurchill la imbarcò sul suo aereo e la riportò a Londra. Il ritorno in madrepatria non fu tuttavia glorioso e Doris dovette vendersi i gioielli e impegnare vari preziosi, un atto illegale in tempo di guerra. Poco dopo, a 42 anni, fu ritrovata in un hotel, morta per overdose di barbiturici. Con lei morivano i segreti della relazione con il più celebre leader britannico della storia.