DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Claudio Salvalaggio per l’ANSA
Steve Bannon uscirà dal carcere tra una settimana, giusto in tempo per la "battaglia finale". "Come Gandalf", aveva scherzato, paragonandosi al mago protagonista del Signore degli anelli prima di entrare in galera quattro mesi fa dopo la condanna per oltraggio al Congresso, reo di non aver testimoniato nell'inchiesta parlamentare sull'assalto al Capitol.
Dal 29 ottobre il guru dell'estrema destra americana potrà tornare in onda sul suo podcast incendiario 'War Room' per infiammare l'ultima settimana della campagna elettorale e dare una spinta al tycoon. Che, se vincerà, potrà graziare il suo ex stratega alla Casa Bianca o far chiudere il nuovo processo che lo attende dal 9 dicembre: quello per frode penale in merito a un tentativo di truffa e riciclaggio di denaro (15 milioni di dollari) raccolto per finanziare il muro al confine col Messico proposto dall'allora presidente Trump.
Intanto Bannon se la prende con la giustizia americana per avergli negato uno sconto di 10 giorni da scontare ai domiciliari, non concedibili secondo l'amministrazione penitenziaria perchè inferiore al minimo di 30 giorni. Nel mirino anche Kamala Harris, la "regina delle incarcerazioni di massa", accusata di aver votato a favore del First Step Act, - che riduce le pene detentive per i criminali non violenti e consente il rilascio anticipato di alcuni prigionieri - ma di non averlo fatto attuare.
"Harris ha giocato con la politica e la vita delle persone, e ora pagherà per la sua arroganza: gli uomini neri e ispanici la detestano e non la voteranno mai. È impossibile per lei vincere in Pennsylvania, Michigan o Georgia senza questo voto cruciale", ha detto in un messaggio diretto all'elettorato che Trump sta corteggiando. Un assaggio degli attacchi in vista del suo rilascio dal carcere di Danbury, Connecticut.
Quando ci entrò, si proclamò un "prigioniero politico" dicendosi "orgoglioso di andare in prigione e di quello che ho fatto". Prima di indossare la tuta arancione dei detenuti, aveva registrato vicino al penitenziario le due ore finali del suo popolare podcast 'War Room' e aveva profetizzato che Biden avrebbe lasciato la corsa dopo il fallimentare dibattito col tycoon. Poi, limitato nelle telefonate e senza internet, si era tuffato nella lettura di libri (tra cui la Bibbia di Re Giacomo, Il declino e la caduta dell'Impero Romano e una storia della rivoluzione russa) e aveva lavorato nella biblioteca del carcere.
muro al confine con il messico GIORGIA MELONI STEVE BANNONsteve bannon rilasciato su cauzione 3steve bannon in tribunaleSTEVE BANNONSTEVE BANNON steve bannon e donald trump a saturday night liveSTEVE BANNON SALVINISTEVE BANNONsteve bannon
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