Da “la Stampa”
GIUSEPPE CONTE IN VISITA ALLO SPALLANZANI
Si parla tanto di un accordo segreto tra i due Matteo. Cultori del dietro le quinte credono che Salvini e Renzi abbiano un piano comune: far cadere il governo per uccidere politicamente il comune nemico (il premier Giuseppe Conte) e dare vita ad un altro governo. In tutto questo ipotizzare scenari di Palazzo mancano però i numeri e il leader leghista come l' ex premier lo sanno benissimo perché non avranno sponde dal Pd, dai 5 Stelle e nemmeno dai Fratelli d' Italia.
Forza Italia non pervenuta per il momento. Allora bisogna intraprendere altre strade. L’ex premier sarebbe per un mandato istituzionale mentre il capo della Lega vuole un esecutivo «di scopo» che serva a ridisegnare i collegi elettorali dopo il referendum sul taglio dei parlamentari: se vince il Sì (sono pochi i dubbi) sarà necessario farlo. Poi presto al voto.
MATTEO RENZI L'ARIA CHE TIRA
E qui le strade di Salvini e Renzi si dividono, con il primo che le elezioni politiche le vuole davvero per vincere con il centrodestra ed entrare a Palazzo Chigi dal portone principale con la giacca e la cravatta, magari un po' allentata, del premier. L'ex leader dei Dem invece ha altri obiettivi che i saggi latini declinavano in primum vivere.
Salvini sostiene che va bene far cadere Conte, ma per fare un «governo di passaggio, per due mesi, per ridisegnare i collegi elettorali, altro no, per carità di Dio». Per il capo del Carroccio «l' importante è che si voti il prima possibile. Non è assolutamente immaginabile che io possa governare questo Paese con il Movimento Cinque Stelle o con il Pd».
SALVINI VESPA E RENZI
Ieri l'ex ministro dell' Interno ha riunito a Roma tutti gli amministratori del suo partito, avvertendoli di stare in campana, pronti a qualunque evenienza, anche elettorale. Intanto di appuntamenti elettori ce ne sono a iosa. Le regionali in primavera e le comunali nel 2021, con l'apertura di Salvini a liste e candidati civici senza tessera di partito.
Meloni sta in guardia, teme che dopo Conte possa venir fuori dal cilindro un altro governo che faccia leva sulla irresistibile voglia di moltissimi parlamentari di non perdere la cadrega.
Saranno in pochi ad essere rieletti, soprattutto con la riduzione dei parlamentari. Salvini ascolterebbe le sirene renziane? Non sembra e infatti spiega che la sua proposta non ha nulla a che fare con il governo di scopo che comincia a definire i collegi e poi chissà quanto dura. Neanche se a guidarlo fosse Mario Draghi? «Ma per fare cosa?
Ma per andare dove? Nooo», taglia corto Salvini.
SALVINI E RENZI
«Se c'è qualcuno che accompagna questo Paese al voto, come sarebbe normale in democrazia, ce lo dica». Fine della storia, ma se questo governo cade chi può garantire che si apriranno le urne da qui a tre, quattro mesi? Un nuovo governo potrebbe andare avanti tra un' emergenza e l' altra, fino a dopo l' estate quando si entra in zona legge di bilancio, manovra economica. E quello su cui punta Renzi se il suo atteggiamento conflittuale dovesse spezzare l' attuale maggioranza. C' è però un dato numerico che impedirebbe tutto: alla Camera e al Senato non ci sono i numeri. E Meloni non aspetterebbe che un altro passo falso di Salvini per crescere ancora di più.
nicola zingaretti giuseppe conte
Renzi dice di non volere andare a elezioni. «Erano altri quelli che avevano già fatto l'accordo con Salvini. In più le elezioni non ci saranno per mesi, dopo il referendum di marzo vanno rifatti i collegi e dunque servono tempi tecnici. Per cui, se cade il governo Conte bis, ci sarà un nuovo governo. Non le elezioni», scrive su Twitter . La verità è che Salvini, a differenza di Giorgetti, non crede che Renzi provochi la crisi di governo. La legge elettorale attuale prevede una soglia di sbarramento del 10% per le coalizioni.
Chi vorrà fare una coalizione con Renzi? Non certo il centrosinistra. Italia Viva, ammesso che si allei con Calenda e Bonino, raggiungerebbe questa percentuale? Ecco perché in molti pensano che Renzi stia bluffando. «Renzi continua ad abbaiare alla luna - osserva Meloni in un' intervista al "Tempo" - ma l' impressione è che non avrà il coraggio di staccare la spina e che stia cercando di strappare qualcosa, magari sulle nomine. Tutto ruota attorno alle poltrone».