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    CIAK, MI GIRA! – CON JOHN TRAVOLTA CHE A 70 ANNI ACCETTA DI ESIBIRSI NEL “BALLO DEL QUA QUA” CON FIORELLO E AMEDEUS DAVANTI ALL’ARISTON SIAMO DAVVERO ALLA FINE DELLA STORIA DEL CINEMA – IN SALA, ANCHE SE GLI INCASSI SONO QUASI LA METÀ DI QUELLI DI UN ANNO FA, NON POSSIAMO INCOLPARE PIÙ DI TANTO SANREMO DEL DISASTRO. NON CI SONO NEANCHE FILM. “POOR THINGS” DI YORGOS LANTHIMOS È SEMPRE PRIMO CON 175 MILA EURO, 28 MILA SPETTATORI IN 429 SALE – IL COLPO SAREBBE STATO CHIAMARE EMMA STONE A SANREMO, NON TRAVOLTA E RUSSELL CROWE PRELEVATI DAL CARRELLO DEI BOLLITI…


     
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    Marco Giusti per Dagospia

     

    JOHN TRAVOLTA AMADEUS FIORELLO JOHN TRAVOLTA AMADEUS FIORELLO

    Con John Travolta che a 70 anni accetta di esibirsi nel Ballo del Qua Qua con Fiorello e Amedeus davanti all’Ariston siamo davvero alla fine della storia del cinema. Altro che pulire i cessi d’autore a Tokyo diretti da Wim Wenders con Lou Reed come sottofondo. Qua, anzi qua qua, siamo oltre… Capisco i ragazzetti che non riescono a vedere Fiorello perché lo trovano così cringe… Ovviamente è quello che vuole. Basta leggere i messaggi sui social. Aiuto!

     

    emma stone mark ruffalo poor things povere creature 2 emma stone mark ruffalo poor things povere creature 2

    In sala, anche se gli incassi sono quasi la metà di quelli di un anno fa, non possiamo incolpare più di tanto Sanremo del disastro. Non ci sono neanche film. Aspettiamo San Valentino, aspettiamo gli Oscar, aspettiamo “Dune 2” e “Challengers”… Intanto il pubblico dei giovani che non guardano Sanremo non mi sembra che riempia le sale. “Poor Things” di Yorgos Lanthimos è sempre primo con 175 mila euro, 28 mila spettatori in 429 sale, un totale di 5,2 milioni. Il colpo sarebbe stato chiamare Emma Stone a Sanremo, non Travolta e Russell Crowe prelevati dal carrello dei bolliti e consegnati all’autodistruttivo Fiorello.

     

     

    poor things povere creature poor things povere creature

    Al secondo posto, con 147 mila euro, 22 mila spettatori in 304 sale e un totale di 4, 1 milioni, trovate “Tutti tranne te”, la commedia con Sydney Sweeney e Glen Powell che si infilano l’uno un dito nel culo dell’altra e questo ci fa ridere, un successo ormai planetario grazie soprattutto a tik tok che ha lanciato il film. E la notizia, terribile per la sala, è che “Hitman”, la commedia divertentissima di Richard Linklater con Glen Powell, che sarebbe stata oggi un successo in sala, è già finita nel calderone di Netflix. Uffa.

     

    tutti tranne te tutti tranne te

    Terzo posto per “I soliti idioti 3” di Biggio&Mandelli con 49 mila euro, 7 mila spettatori in 289 sale, un totale di 3, 3 milioni, e nemmeno un’apparizione di Ruggero e Gianluca De Ceglie a Sanremo. Peccato, altra occasione persa per farci fare due risate senza vergognarci di quello che vediamo. Quarto posto per “Perfect Days” di Wim Wenders, film chiave della cultura boomer, 43 mila euro, 7 mila spettatori in 185 sale e un totale di 4,4.

     

    Il resto della classifica punta al disastro. “Argylle”, kolossal comico-spionistico di Matthew Vaugh da 200 milioni con Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, si frantuma con 27 mila euro, 4 mila spettatori in 266 sale e un totale di 482 mila euro, metà del cachet di Travolta a Sanremo. “Dieci minuti” di Maria Sole Tognazzi con Barbara Ronchi è sesto con 26 mila euro, 720 mila euro in totale.

     

    tutti tranne te 8 tutti tranne te 8

    Al decimo posto c’è ancora “C’è ancora domani” con 16 mila euro, e un totale di 36 milioni di euro. Ma qualcuno avrà chiamato Paola Cortellesi ospite a Sanremo? Qualcuno le avrà offerto la conduzione per l’anno prossimo? 41° posto per “How To Have Sex” di Molly Manning Walker sulle vacanze delle ragazze inglesi vergini in Grecia in cerca della prima esperienza sessuale che si imbattono in situazioni di stupro e violenza. Un film da vedere. In tutto ha guadagnato 19 mila euro.

     

     

    i soliti idioti 3 – il ritorno i soliti idioti 3 – il ritorno

    Oggi escono tre film. L’ottimo “Green Border” di Agniezka Holland sui profughi afghani che si ritrovano sulla linea di confine tra la Bielorussia putiniana e la Polonia razzista di due anni fa. Nessuno li vuole e vengono sballottati di qua e di là. “The Color Purple”, la versione musical del film di Spielberg, diretto da Blitz Bazawule con Fantasia Barrino e Danielle Brooks. E “Madame Web” con Dakota Johnson e Sydney Sweeney. L’unico che potrebbe andare bene.

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