Alessandra Mori per "Libero quotidiano"
CLAUDIA KOLL VERSACE 95La tv l'ha fatta conoscere al mondo. E lei ricambia col suo talento. Dopo la sua esibizione della settimana scorsa al programma di Raidue The Voice (stasera la terza puntata) la 25enne suor Cristina Scuccia continua a racimolare consensi, con 28 milioni di visualizzazioni sul web. Claudia Koll suor Cristina l'ha conosciuta da vicino, prima ancora che decidesse di consacrarsi.
Per questo le chiediamo di condividere con noi la sua storia. Claudia, quando ha visto Cristina la prima volta?
«L'ho vista recitare in Sicilia nei panni di suor Rosa alla festa della Congregazione delle Orsoline della Sacra Famiglia. Ho notato subito che aveva talento e le ho consigliato di venire a studiare alla Star Rose Academy a Roma perché restando lì non avrebbe avuto le stesse possibilità di crescere».
Così, anche dietro consiglio della mamma, Cristina ha accettato...
«Sì, nel 2008 è venuta a studiare al primo corso nella nostra Accademia, fondata dalle Orsoline, dove insegnano docenti laici di livello internazionale, tre di danza e due di canto: all'epoca franco Simone, Tiziana Rivale e Pina Magri. Cristina ha studiato anche recitazione con me,voleva recitare nel musical e approfondire tutte le discipline. Perché nella nostra scuola sviluppiamo tutte le arti, i ragazzi imparano come si sta sulla scena».
Com'era Cristina all'inizio?
«Timorosa nel salire sul palco, ma brillava per la sua vivacità. Ho rivisto recentemente lo spettacolo di fine corso tratto dalla commedia di Neil Simon A piedi nudi nel parco e lei aveva una forte comunicativa, sia col cuore sia col corpo».
L'ha trovata cambiata nella sua esibizione a The Voice?
«È più matura, ha raggiunto una maggiore consapevolezza del suo talento e una maggiore libertà nel comunicarlo».
L'ha sentita in questi giorni?
«Sì, ci siamo scambiate dei messaggi. Sta bene, non si aspettava un riscontro così forte. E poi non è sola, ha la Congregazione che la sostiene».
Ma come è nata la sua partecipazione al programma di Raidue?
«Non ha cercato lei The Voice, mail contrario, dopo che Cristina ha vinto il Good News Festival con una canzone scritta da lei e dedicata al Signore».
A cosa pensa sia dovuto il suo successo?
«Alla sua voce, potenziata dalla consacrazione al Signore. Quando uno dice di sì a Dio non ha mai niente da rimettere e potenzia i doni che ha. Lo ha detto lei stessa: "Ho un dono, quindi ve lo dono". Il talento sposato a Dio è la forza del suo successo».
Quando si è allontanata dall'Accademia?
«Durante il secondo anno, quando stavamo preparando La bottega dell'orefice, scritto giovanile di Karol Wojtyla. Aveva già fatto i provini con le canzoni, scritte da un altro ragazzo dell'Accademia, Andrea Maietta, quando cominciò a passare sempre più tempo in cappella. Mi disse che lasciava perché sentiva di dover seguire un'altra strada, quella della consacrazione al Signore».
Lei se lo aspettava?
«No, rimasi stupita, perdevo un grosso talento. Ma allo stesso tempo non potevo che gioirne. Forse aveva maturato la sua decisione dopo l'incidente in San Pietro...».
Cioè?
«Per la 25esima Giornata Mondiale della Gioventù i nostri ragazzi dovevano ballare in San Pietro, compresa Cristina. Solo che in attesa delle prove lei si è fatta male a una caviglia e ha dovuto rinunciare all'esibizione. È stata operata e poi costretta a rimanere ferma per un bel po'. Uno stop che probabilmente l'ha portata a riflettere. Piano piano si è ritirata e poi ha fatto la sua scelta. Quando è andata via tutto il gruppo ne ha sofferto molto».
Ma oggi tutti godono del suo talento.