Estratto dell’articolo di Silvia Morosi per il “Corriere della Sera”
TIGRE DELLA MALESIA
Uno scatto straordinario, che desta speranza. Il Wwf e il fotografo naturalista Emmanuel Rondeau hanno scattato una fotografia in alta risoluzione di una delle ultime tigri della Malesia. Mentre negli anni ’50 si stimava che in Malesia vivessero circa 3.000 tigri, oggi la perdita di habitat, la diminuzione delle prede e il bracconaggio per il commercio illegale di parti del loro corpo e per i conflitti con le comunità locali, hanno ridotto la popolazione a meno di 150 individui (qui il report sull’ultima giornata mondiale della tigre).
Emmanuel Rondeau
La fotografia fa sperare che gli sforzi di conservazione intensificati da parte del governo malese, delle comunità indigene e di organizzazioni stiano portando a risultati positivi. Rondeau ha installato per cinque mesi otto fototrappole ad alta definizione in una delle ultime roccaforti delle tigri in Malesia, la foresta di Belum-Temengor, nel nord della penisola. Il progetto è stato possibile grazie al sostegno delle squadre di pattugliamento della comunità indigena e del Wwf-Malesia, che si è occupato dell’identificazione delle aree e delle attività necessarie per montare e controllare le video-trappole.
TIGRE DELLA MALESIA
Perdita di habitat, crisi climatica, conflitti con l’uomo, bracconaggio e commercio illegale sono solo alcune delle terribili minacce che specie iconiche come la tigre, l’elefante, il panda, la tartaruga marina e tante altre si trovano ad affrontare ogni giorno. La perdita di habitat causata dall’espansione umana è la prima minaccia anche per le tre specie di elefanti sul Pianeta, tutte a rischio estinzione. […]