Cesare Giuzzi per corriere.it
In carcere Pasquale Lapalombella, 48 anni: era stato attento a non assumere droghe, ma era entrato in una stanza dove un complice stava «tagliando» la sostanza. Cinque arresti: il giro tra Baggio e Cesano Boscone
PASQUALE LAPALOMBELLA COCA MILANO
Pasquale Lapalombella è un personaggio parecchio noto negli ambienti del traffico di droga. È fuori, in prova, dopo una serie di condanne sempre per narcotraffico. Ma deve risultare «pulito» durante i controlli ai quali è sottoposto al Sert altrimenti per lui rischiano di riaprirsi le porte del carcere. Ha 48 anni e sa bene come aggirare il problema, però commette un errore.
Lo racconta al fratello Michele una sera di fine marzo, intercettato dai poliziotti della Mobile: Lapalombella è risultato positivo alla cocaina durante un test sul capello eseguito il 16 marzo, anche se è certo di non aver assunto droghe. L’errore però è stato commesso e lo svela lui stesso. Tutta colpa di Ervis Bushi, albanese di 42 anni, l’uomo che si occupa di confezionare le buste di coca e che un giorno lo ha trascinato in bagno per mostrargli cinque chili «pacchi» che stava «tagliando»: «In bagno, sono entrato. Io non volevo andare. Vieni, vieni, io ho fatto così ma tutto il bagno piccolo. Lui m’ha preso... a casa mia non entra più, chiuso. Sto andando in galera per il Sert».
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