Giacomo Nicola per “Il Messaggero”
Olga Mariasofia D Emilio insegnante morta per amianto 1
La sentenza non ha precedenti. Lo Stato dovrà rispondere della morte di un'insegnante che si era ammalata per via della presenza di amianto a scuola. E la condanna è pesante, una cifra che sfiora il milione di euro. A pagare dovrà essere il ministero dell'Istruzione al risarcimento di oltre 930 mila euro per la morte di Olga Mariasofia D'Emilio.
Alla donna era stato diagnosticato un mesotelioma, provocato dall'esposizione all'amianto nella scuola in cui lavorava. La notizia è stata resa ufficiale ieri dall'Ona, l'Osservatorio nazionale amianto. «Si tratta della prima condanna del Miur per la presenza di amianto negli istituti scolastici», ha sottolineato l'organizzazione.
Olga Mariasofia D Emilio insegnante morta per amianto 2
Alla docente il 17 maggio del 2002 era stato diagnosticato il mesotelioma per l'esposizione alla fibra killer durante l'insegnamento nei laboratori di chimica e fisica della scuola media Farini di Bologna.
La sua agonia è durata 15 anni ed è terminata con la morte il 21 febbraio 2017. Nel corso della malattia la professoressa ha ottenuto dall'Inail il riconoscimento di malattia professionale e nel 2007 aveva avviato la procedura giudiziaria per il risarcimento dei danni.
L'EMERGENZA
Una sentenza che crea un precedente non da poco. Il caso della professoressa D'Emilio infatti non è isolato. «L'amianto nelle scuole sta provocando una vera e propria epidemia tra docenti e non docenti - sottolinea Ezio Bonanni, presidente Ona -. A decine, e ben oltre i 91 casi censiti dal VI rapporto mesoteliomi, sono deceduti per questa neoplasia: è la punta dell'iceberg per le malattie da amianto. Per questo, infatti, insistiamo affinché il Ministero della Salute, d'intesa con il Miur, disponga al più presto la bonifica e messa in sicurezza di tutti gli istituti scolastici».
Olga Mariasofia D Emilio insegnante morta per amianto 3
La famiglia dell'insegnante si è unita a questa battaglia. «Il mio sogno è quello di far sì che le sofferenze di mia madre, e della mia famiglia, non si ripetano per altri insegnanti e impiegati nella scuola - spiega Silvana Valensin, figlia della docente scomparsa - Quello del mesotelioma è un flagello e dobbiamo vincere la battaglia contro l'amianto. Mi auguro che si giunga quanto prima alla bonifica di tutte le scuole italiane e di tutti i siti contaminati che si trovano in tutte le regioni».
AMIANTO
IL CENSIMENTO
In base a quanto riporta l'Ona, nel 9 per cento delle scuole italiane (53.113 sedi, di cui 40.749 statali e 12.564 paritarie), sono stati censiti materiali di amianto. Nel 2021, alla ripresa dell'anno scolastico, risulta che ci sono ancora il 4,3 per cento degli edifici scolastici con presenza della fibra killer, quindi nella misura di 2.292 scuole, con esposizione di 356mila studenti (rispetto alla totalità di 8,3 milioni), ai quali si aggiungono 50mila soggetti tra docenti e personale scolastico.
AMIANTO
Il rischio negli istituti va oltre l'utilizzo delle onduline con dispersione esterna, perché in molti casi i materiali utilizzati sono interni e provocano la contaminazione dei luoghi in cui si svolge l'attività didattica. Nel 2021 i casi arrivano a 130 e a 500 con i tumori del polmone.