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Fabrizio Filosa per “la Repubblica”
Il maestro del colore ne ha fatta un’altra delle sue. Con lo spirito giocoso e lieve che lo contraddistingue, Alessandro Mendini ha raccolto la sfida che la Samsung gli ha proposto: riscaldare e rendere più umana l’ultima frontiera dei device elettronici, quello smartwatch che stenta a rompere il ghiaccio della diffidenza e a fare breccia nel cuore dei consumatori. Niente di meglio dunque che trasformare un dispositivo in un gadget che sia decorativo e fashion, un must to have al di là della sua utilità pratica.
A 84anni, Mendini ha infatti disegnato per Samsung una serie di display analogici e digitali per il nuovo Gear S2, lo smartwatch dal design circolare che sarà in vendita in Italia dall’inizio di novembre. Display dalle grafiche accattivanti, che si possono cambiare agendo sui comandi dello smartwatch. Non solo: in edizione limitata ed esclusivamente online sul Samsung shop, si possono acquistare quattro cinturini colorati a firma Mendini.
L’architetto e designer, si sa, non è un debuttante del mondo dell’orologeria, è infatti artefice del successo planetario di Swatch,essendone stato per quattro anni direttore artistico. «È stata un’esperienza bellissima, poi a un certo punto vedevo tutto rotondo e allora ho fatto un fugone», scherza. «Poi ho disegnato orologi anche per Rado, per Alessi e Omega, ma questa è la prima volta che mi confronto con il mondo del digitale,tanto più che il Gear S2 è un vero computer».
Una delle novità del dispositivo è la forma rotonda. «È stata una decisione di Samsung. Hanno paura della freddezza dei device elettronici e quindi vogliono renderli più umani, caldi e rassicuranti. Il primo passo è stata appunto la forma rotonda, che è simbolica e tradizionale. Poi sono stato chiamato io a umanizzare con il design e i colori la lettura del tempo e delle altre informazioni, per far capire che non si tratta solo di cifre, ma di universi. E ormai sappiamo che la fortuna e il futuro di un oggetto sono determinati dalla sua immagine “umana”».
Una scelta che strizza l’occhio alla moda... «Diciamo che l’accessorio può essere stravagante e colorato, favorisce l’autonomia delle persone. Mi ricordo infatti che il mio amico Aldo Rossi, che vestiva rigorosamente di grigio, aveva il vezzo di portare al polso l’orologio di Topolino...».
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