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    COLPO GENOA: LAZIO BEFFATA, SI INFIAMMA LA CORSA AI POSTI IN CHAMPIONS: L’INTER E’ A UN PUNTO, LA ROMA A MENO 2 DAGLI INZAGHI BOYS – A PANDEV REPLICA PAROLO, POI IL VAR ANNULLA UNA RETE A LAXALT CHE POI AL ’92 REALIZZA IL GOL VITTORIA – IN PREMIER LEAGUE IL CHELSEA CROLLA COL WATFORD: CONTE SEMPRE PIU’ IN BILICO – VIDEO


     
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    Nicola Berardino per gazzetta.it

     

    lazio genoa lazio genoa

    Flop fragoroso della Lazio che contro il Genoa rimedia la terza sconfitta casalinga e perde la chance per rafforzare il terzo posto. Decide sui titoli di coda un colpo di testa di Laxalt che poco prima si era visto annullare un gol per un mani da Maresca con l’aiuto della Var. La squadra di Ballardini, reduce da due sconfitte, si era portata in vantaggio con Pandev, subito agganciato dall’illusorio pareggio di Parolo. Che ha tenuto alte le speranze biancocelesti per i tre punti sino alla fine anche in una serata con varie ombre sul piano della prova collettiva.

     

    SENZA SBOCCHI — Inzaghi inserisce Lukaku e Murgia per sostituire Lulic e Milinkovic, fermati dal giudice sportivo. Al debutto in campionato Caceres. Radu centra le 300 gare in biancoceleste. Emergenza in difesa per Ballardini. Alla squalifica di Spolli si è aggiunta la defezione di Izzo. Viene arretrato Biraschi e entra Rossettini come centrale. Ma anche il centrocampo viene ribaltato rispetto all’ultima gara, quella persa con l’Udinese. In regia c’è Bertolacci al posto dell’infortunato Veloso, spazio a Pedro Pereira (Rosi k.o. nel riscaldamento) e Hiljemark, rinforzi al ritorno in Serie A, mentre Laxalt e Rigoni sono al rilancio dal primo minuto. In avanti tocca a Galabinov affiancare Pandev. La Lazio cerca di dare subito ritmo alla manovra per aggirare la cortina difensiva del Genoa. Che è guardingo ma anche pronto a sganciarsi in profondità.

     

    lazio genoa 1-2 lazio genoa 1-2

    Tra i motivi della sfida il faccia a faccia a centrocampo tra i cognati Murgia e Bertolacci (marito di Nicole, la sorella del laziale). La squadra di Inzaghi non riesce a dare alle trame offensive la pericolosità delle ultime gare interne: molto compatto il fronte di copertura dei rossoblù. Così al 38’ Luis Alberto ci prova dalla distanza senza però inquadrare la porta. Al 40’ Pandev, che era a terra a metà campo per un precedente contrasto di gioco, si alza improvvisamente per attivare una ripartenza che innesca il tiro di Laxalt neutralizzato da Strakosha. Il macedone viene redarguito verbalmente dall’arbitro Maresca sotto un’ondata di fischi del suo vecchio pubblico. Ancora Luis Alberto tenta di sorprendere con una parabola Perin che è però vigile.

     

    GRAN FINALE DI LAXALT — Dopo l’intervallo il Genoa infittisce i meccanismi difensivi. All’8’ Leiva si rende pericoloso: tiro deviato in angolo. Al 10’ il Genoa coglie l’attimo per portarsi in avanti: dalla destra traversone di Hiljemark, il colpo di tacco di Galabinov è gestito malissimo da De Vrij, che di fatto la stoppa per Pandev che infila Strakosha. Il vantaggio dei rossoblù gela l’Olimpico. Sesta rete da ex da parte del macedone.

     

    simone inzaghi simone inzaghi

    La Lazio trova la forza per reagire subito. Al 14’ un traversone dalla destra innesca il colpo vincente di Parolo, che con un bel tocco di sinistro fissa l'1-1. Ballardini avvicenda Rigoni con Medeiros. Inzaghi risponde con Felipe Anderson e Nani al posto di Marusic e Murgia. La Lazio passa al 3-4-2-1. I biancocelesti macinano gioco a caccia della soluzione per entrare in area. Al 34’ gran tiro a volo di Luis Alberto parato da Perin. Un minto dopo Laxalt si avvantaggia di un rimpallo con Caceres e va a segnare. Maresac ricorre però alla Var e annulla per un fallo di mani. Nel frattempo, Patric rileva Leiva, mentre Lazovic dà il cambio a Pereira e Bessa a Pandev. Al 47’ Laxalt va ancora a rete: questa volta è regolare il colpo di testa dell’uruguaiano su cross di Hiljemark. E’ il sigillo sui tre punti del Genoa tra l’amarezza della Lazio.

     

    2. CROLLO CHELSEA

     

    Da www.repubblica.it

     

    watford chelsea watford chelsea

    Ora la panchina di Antonio Conte potrebbe essere appesa a un filo, dopo il pesante ko del Chelsea: 4-1 sul campo del Watford. Un tracollo che segue quello interno con il Bournemouth (0-3) che aggrava ulteriormente la situazione del tecnico italiano. Il Chelsea paga anche l'aver giocato in dieci dalla mezzora del primo tempo dopo l'espulsione per doppia ammonizione di Bakayoko: superiorità prontamente sfruttata dal Watford, in vantaggio al 42' grazie al rigore trasformato da Deeney.

     

    Anche se in inferiorità numerica la squadra di Antonio Conte trova il pari al 37' con una magia Hazard, ma è un fuoco di paglia. I padroni di casa due minuti più tardi si riportano nuovamente avanti grazie a Janmaat, che entra in area per vie centrali finalizzando una splendida manovra corale. Chelsea sbilanciatissimo, e arrivano in rapida successione le reti di Deulofeu al 43' e Pereyra al 46'.

     

    conte conte

    "Sicuramente è un momento difficile, ho cercato di avvertire tutti sulla difficoltà nel nostro cammino e della diffcoltà di trovare un posto in Champions", è il 'mea culpa' di Antonio Conte. "Forse ho commesso anche io degli errori nella formazione iniziale, le mie scelte sono state molto negative, la formazione iniziale è stata forse sbagliata". Le voci di un possibile esonero? "Io cerco di fare il mio lavoro - aggiunge l'ex Ct azzurro - e di dare tutto. Sicuramente abbiamo subito due brutte situazioni con l'espulsione e il rigore contro. Non so se siamo stanchi, i giocatori hanno corso fino alla fine ma in modo sbagliato. Dopo l'espulsione è stato difficile, abbiamo cambiato strategia ma non siamo riusciti a farlo in modo decisivo".

     

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