Giacomo Galanti per “la Repubblica – Roma”
simonetta cesaroni
Nuovi sospetti, alibi falsi, orari che cambiano e un'intervista televisiva a un misterioso professionista che getta l'ennesima ombra sulle vecchie indagini. È quanto emerge a proposito del giallo di via Poma nella relazione finale della commissione Antimafia approvata all'unanimità. E tra i tanti misteri italiani passati sotto la lente d'ingrandimento dei parlamentari riuniti a Palazzo San Macuto, ci sono anche una ventina di pagine sull'omicidio di Simonetta Cesaroni: la ventenne segretaria romana uccisa con 29 coltellate il 7 agosto 1990 nell'ufficio regionale degli Ostelli della gioventù (Aiag) in via Poma 2.
il delitto di via poma
L'obiettivo dell'Antimafia è fornire alla Procura di Roma, che ha aperto pochi mesi fa un fascicolo contro ignoti per omicidio volontario, nuovi spunti investigativi per provare a trovare il colpevole. Dopo aver ascoltato, con il coordinamento della deputata Stefania Ascari, la sorella della vittima, Paola Cesaroni, l'avvocato della famiglia, Federica Mondani e lo scrittore Igor Patruno, a Palazzo San Macuto si è giunti ad alcune importanti conclusioni. Conclusioni che mettono in luce alcuni elementi rimasti nell'ombra e lontani dai tre grandi sospettati di questa vicenda: Pietrino Vanacore, Federico Valle e Raniero Busco.
il morso sul seno di simonetta cesaroni
Nella sua relazione la commissione sottolinea che l'assassino è da ricercare tra chi « aveva la possibilità di ottenere un comodo punto di appoggio nel palazzo o in aree limitrofe, tanto da trovarvi riparo immediatamente dopo il delitto e verosimilmente » un soggetto «di gruppo sanguigno di tipo A» . E a proposito di questo profilo, nella relazione si fa sapere che è stata acquisita « l'integrale di una puntata dedicata, dalla nota trasmissione televisiva Chi l'ha visto?, al caso di Via Poma». La puntata è stata caratterizzata da un'intervista piuttosto significativa ad una persona che dice inoltre di avere sangue di gruppo A positivo.
raniero busco 3
Un altro nodo importante sul giorno del delitto è quello di una serie di telefonate che fino a oggi hanno sempre posizionato la morte di Simonetta dopo le 17.30. Ora, alla luce del lavoro svolto dalla Commissione, le dinamiche sembrano cambiare e adesso le telefonate, attraverso una nuova testimonianaza, sono da spostare a prima, a meta pomeriggio.Si è sempre sospettato, anche durante il processo Busco, che le telefonate fossero state fatte da una persona ( i sospetti principali erano sul portiere Pietrino Vanacore) che, scoperto il cadavere prima del ritrovamento ufficiale, invece di avvertire la polizia " preferì chiedere istruzioni al presidente dell'Aiag piuttosto che dare subito l'allarme". Fino a oggi quelle due telefonate sono sempre state collocate intorno alle 20 e alle 23.
simonetta cesaroni pietro vanacore 1 raniero busco 1 simonetta cesaroni 5 il corpo di simonetta cesaroni il corpo di simonetta cesaroni pietro vanacore il corpo di simonetta cesaroni 1 il corpo di simonetta cesaroni 3 simonetta cesaroni il corpo di simonetta cesaroni 2 la tomba di simonetta cesaroni simonetta cesaroni 1 simonetta cesaroni simonetta cesaroni