Ilaria Sacchettoni per www.corriere.it
ALBERTO TARALLO TEODOSIO LOSITO
Alberto Tarallo, patron della Ares film, si aggiudica una vittoria di fronte ai giudici del Tribunale del Riesame, che hanno deciso di annullare il provvedimento di sequestro da cinque milioni di euro nei suoi confronti. La decisione ribalta il tavolo perché Tarallo fino a questo momento era dato per sconfitto.
Iscritto sul registro degli indagati per falso - secondo la Procura avrebbe contraffatto lettere di addio e testamento dello sceneggiatore (e suo compagno di vita) Teodosio Losito, morto suicida l’8 gennaio 2019, per aggiudicarsi l’eredità - ma indagato anche per l’istigazione al suicidio, reato per il quale i magistrati intendono chiedere l’archiviazione in tempi brevi.
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Ora Tarallo, assistito dai difensori Daria Pesce e Franco Coppi può affrontare l’inchiesta con buoni margini di successo. Sulla morte di Losito si indaga da un anno. La Procura ha lungamente ascoltato uno stuolo di attori e vip fra cui Gabriel Garko, Eva Grimaldi, Barbara D’Urso, Massimiliano Morra, Rosalinda Cannavò. Tutti sono stati ascoltati sulle dinamiche interne alla Ares e alla Villa di Zagarolo che ospitava attori e vip.
Ma il vero colpo di scena era arrivato assieme alla perizia calligrafica sulle lettere. Secondo l’esperta della Procura si trattava della calligrafia di Tarallo che simulava quella di Losito. Ora la decisione dei giudici ribalta queste conclusioni.
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