IL MONOLOGO DI CROZZA SU RUSSIA E UCRAINA
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
CROZZA SU RUSSIA E UCRAINA
Prima di scrivere questa nota ho lasciato passare qualche giorno (ragioni di stima). Ho rivisto il monologo più volte. Ora non ho dubbi: quella di Maurizio Crozza è stata un'esibizione infelice perché il «neneismo» della sinistra radicale (neneismo is the new qualunquismo) è oltraggioso. Più un comizio che satira.
CROZZA SU RUSSIA E UCRAINA
Nell'ultima punta di «Fratelli di Crozza», Crozza si è sentito in dovere di celiare sulla situazione geopolitica della guerra cha ha spinto la Russia a invadere l'Ucraina. Putin viene descritto come un pazzo criminale ma se ha agito così di chi è la colpa? «Ci sono degli esaltati che sanno cosa fa incazzare lo zar e glielo fanno sotto il naso… Guardate come sono cresciuti i Paesi della Nato dal 1998 ad oggi, sempre più vicini alla Russia: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Macedonia. Sono diventate tutte rosse, ci mancava solo una base Nato nei bagni del Cremlino e il cerchio si chiude».
CROZZA SU RUSSIA E UCRAINA
Dunque, la colpa è della Nato, degli americani. Per rafforzare il suo antiamericanismo, Crozza ha ricordato che «a Cuba nel '62, gli americani mica hanno lasciato che i russi gli mettessero dei missili ai confini, giustamente si sono incazzati, è chiaro che prima o poi la Russia si sarebbe incazzata».
CROZZA SU RUSSIA E UCRAINA
Infine, da fine stratega, ha invitato l'Europa a diventare neutrali come la Svizzera. Crozza e i suoi autori dimenticano alcune cose fondamentali sulla democrazia. Paesi come l'Estonia o la Lettonia e tutti gli altri elencati forse preferiscono vivere, di loro spontanea volontà, sotto l'ombrello della Nato piuttosto che sotto quello della dittatura russa.
CROZZA SU RUSSIA E UCRAINA
Gli americani (i cui errori in politica estera non si contano) nel '62 si sono «incazzati» con Cuba ma non hanno massacrato civili e bambini. Infine, è il caso di ricordare che la Svizzera ha compiuto un passo storico, adottando le sanzioni contro la Russia decise dall'Unione europea.