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    NON SAPETE COME AMMAZZARE LA NOTTE DI CAPODANNO? POTETE ANDARE A OTRANTO E INFLIGGERVI ROBERTO COTRONEO CHE, AL FARO DELLA PALASCIA, LEGGERÀ IL SUO POEMETTO DI 800 VERSI ALLE SEI DEL MATTINO FINO ALLE PRIME LUCI DELL’ALBA (CHI RESTA VIVO, VINCE LO SPUMANTE!)


     
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    ROBERTO COTRONEO ROBERTO COTRONEO

    Comunicato stampa

     

    L’ora è alle 6.00 e del mattino. Il luogo è il Faro della Palascìa. Il giorno non può che essere il primo di gennaio. Il primo giorno dell’anno. Di questo 2016 che sta per arrivare. La Palascìa, punto geografico più orientale d’Italia per tutti noi ha un forte significato simbolico e culturale.

     

    Lì, Roberto Cotroneo, un autore che con Otranto ha un rapporto profondissimo, leggerà un testo. Un poemetto di 800 versi, pensato per la Palascìa da alcuni anni. Il poemetto è sulla contemporaneità, sul nostro vivere quotidiano, sulle nostre paure, sulle nostre speranze e su un tempo che ci è dato che è un tempo contraddittorio e complesso, con cui tutti dobbiamo fare i conti. Un testo pieno di speranza ma anche spietato, nitido ma anche poetico e sospeso.

    Faro della Palascia Faro della Palascia

     

    Perché come ha scritto Roberto Cotroneo, l’oriente è l’inizio, sempre. Il poemetto di intitola: “In quest’alba dove ricomincia il tempo”. Ed è proprio questo che tutti noi dobbiamo fare a chiusura di questo 2015: ricominciare il tempo. Ricominciare con tutte quello che ci portiamo addosso e tutto quello che vorremmo. Roberto Cotroneo comincerà a leggere, dalla terrazza della Palascìa, che nel cielo ci sarà ancora un po’ di notte, per concludere, circa mezz’ora dopo con la luce del primo giorno.

    Comune di Otranto, Club Unesco di Otranto, Lega Ambiente.

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