Estratto dell’articolo di M.T.M. per il Corriere della Sera
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Elly Schlein prova a mandare in porto l’operazione che non è riuscita a Enrico Letta. Ossia quella di allargare il campo del centrosinistra a Giuseppe Conte e Carlo Calenda, tenendo fuori Matteo Renzi. È questo l’obiettivo della segretaria del Partito democratico in vista delle prossime elezioni politiche. L’idea è quella di un campo semi largo con dentro, oltre ovviamente il Pd, Movimento 5 Stelle, rossoverdi di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli e Azione. Ma prima di raggiungere questo traguardo Schlein punta a un passaggio intermedio, testando questa alleanza alle prossime elezioni locali.
La leader dem sa che il suo progetto è ambizioso e che gli alleati non si amano. Ma non parte da zero. Letta, prima delle politiche dello scorso anno che hanno portato alla clamorosa sconfitta del Pd, aveva istruito la pratica con Calenda ed era convinto di riuscire nell’intento, poi, all’ultimo, il leader di Azione aveva scartato e non se ne era fatto niente.
CONTE ANNUNZIATA CALENDA LANDINI SCHLEIN FRATOIANNI rimini cgil
Interessante, da questo punto di vista, vedere cosa accadrà alle Europee. Il Nazareno, che segue con attenzione i movimenti dei futuribili partner di un’alleanza alternativa al centrodestra, ha concentrato tutta la sua attenzione sui lavori in corso nel Terzo polo.
Perché, e questo è il non detto su cui fanno però affidamento i dirigenti dem, se alla fine Calenda si tirasse indietro rispetto all’alleanza con Italia viva alle Europee, l’operazione a cui sta lavorando Schlein sarebbe oltremodo agevolata.
Questi sono però i progetti a lungo termine della nuova dirigenza del Partito democratico. Per quanto riguarda l’immediato l’idea è quella di non «perdere di vista» il Movimento 5 Stelle. Per questa ragione Schlein è scesa in piazza con Conte sabato scorso a Roma. E sempre per questa ragione al Nazareno in queste ore si sta lavorando febbrilmente per arrivare a un’iniziativa comune (presumibilmente domani) della segretaria dem e dell’ex premier in Molise, dove si vota domenica ed entrambi sostengono alla presidenza della Regione il sindaco di Campobasso Roberto Gravina.
Ieri Pd e 5 Stelle hanno sostenuto insieme una mozione per escludere l’utilizzo delle risorse di pertinenza del Pnrr per la «produzione di armi e munizioni in conseguenza degli aiuti forniti all’Ucraina».
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