marina berlusconi piersilvio e silvio
DAGOREPORT
Mica l’ha presa bene Marina Berlusconi la risposta della Sora Giorgia, secca come un cassetto chiuso con una ginocchiata, rilasciata ai cronisti a Palermo nel giorno dell’anniversario della strage di via D'Amelio, in merito alla lettera scritta dalla primogenita del Cavaliere.
Una missiva al vetriolo, pubblicata sulla colonne del Giornale (testata storicamente collegata alla famiglia) in cui la figlia del Cav ha lanciato un’invettiva a tutto campo contro stampa e magistrati, colpevoli di aver avviato una campagna di “persecuzione” nei confronti del padre.
giorgia meloni a palermo
A una lettera che accusa apertamente l’esistenza di un asse tra i “pubblici ministeri” e gli “organi di informazione amici” sul presunto coinvolgimento del Cav nelle stragi del 1993, oggetto di un’inchiesta della Procura di Firenze, la Regina di Colle Oppio, priva com’è delle capacità di mediazione di Berlusconi, capace da fantastico piazzista di vendere il giaccio agli esquimesi, che poteva rispondere? Anche perché, vedi il caso Santanché, il 50 per cento di Fratelli d’Italia, per tradizione, è permeato di giustizialismo.
IL BACIO TRA GIORGIA MELONI E MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA
Ma la tosta risposta della Meloni alla domanda dei giornalisti (“Non posso considerare Marina Berlusconi un soggetto della coalizione perché non è un soggetto politico"), non poteva non scatenare l’indignazione della famiglia Berlusconi. A partire dal comportamento molle come un budino di Antonio Tajani.
A che gioco sta giocando il neo presidente di Forza Italia, quando beccato in Transatlantico, l’ex monarchico ha balbettato: “Ha solo detto che non è un soggetto politico...”. Ovviamente i ronzulliani non aspettavano altro per sputtanarlo. “La posizione di Marina è quella del partito”, ha tuonato Alessandro Cattaneo.
giorgia meloni antonio tajani alla camera
“Il Fatto” di oggi ha aggiunto altra benzina: “Gli azzurri minacciano: “Sulla giustizia Meloni si è accucciata ai magistrati – dice un dirigente azzurro – quando il ddl Nordio arriverà in Parlamento noi andremo dritti sul taglio delle intercettazioni, la secretazione degli atti e la custodia cautelare. Se Meloni non ci sta, la faremo ballare in aula...”
E la domanda che è esplosa nella testa di Marina e Piersilvio, che hanno ereditato i 95 milioni di debiti del partito e solo grazie alle loro fidejussioni che non va in bancarotta, è quella definitiva: alla famiglia Berlusconi serve ancora mantenere in vita Forza Italia? La risposta nelle prossime puntate….
MARINA BERLUSCONI GIANNI LETTA LICIA RONZULLI - BY MACONDO L'EREDITA DI BERLUSCONI - MEME BY EMILIANO CARLI giorgia meloni antonio tajani BARBARA PIER SILVIO MARINA BERLUSCONI - MARTA FASCINA AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI