1 - FACCHINETTI DENUNCIA «COLPITO DA MCGREGOR SENZA ALCUN MOTIVO»
Chiara Maffioletti per il "Corriere della Sera"
IL RACCONTO DI BENJI SULLA RISSA FACCHINETTI MCGREGOR
Doveva essere una bella serata e, fino a un certo punto, lo era anche stata. Francesco Facchinetti era tra gli invitati di una ristretta festicciola privata che il lottatore dei record Conor McGregor aveva improvvisato nel suo hotel. Entrambi erano a Roma: il campione per il battesimo di suo figlio e il produttore per la prima del film Time is Up , in cui recitano due dei suoi artisti, Benjamin Mascolo e Bella Thorne. Proprio l'attrice sarebbe stata il tramite per l'invito di gruppo da parte dello sportivo: qualche ora in compagnia al St. Regis. Chiacchiere, risate, aneddoti.
conor mcgregor a roma 1
Tutto tranquillissimo, assicurano diversi testimoni. Poi, senza un perché, McGregor ha dato un pugno in viso a Facchinetti, facendolo arrivare dall'altra parte della stanza. Risultato: sedici giorni di prognosi, anche se è ancora temporanea. Questa, oltre al labbro rotto in più punti, è la fine di un incontro surreale. Appena ci sarà una prognosi definitiva, inizierà un nuovo capitolo, perché Facchinetti ha deciso di denunciare lo sportivo più pagato al mondo. A raccontare tutto sui social sono stati la moglie del produttore, Wilma Faissol e, poco dopo, lui stesso oltre a Mascolo.
conor mcgregor con la gamba rotta 2
Tutti comprensibilmente sconvolti da una violenza detonata - giurano - senza alcun motivo. Non che ne possa esistere uno in grado di giustificarla, ovviamente. Ma quello che ha pietrificato Facchinetti e i suoi è che non ci sia stato un diverbio, un momento di tensione, una battuta non apprezzata.
«A un tratto a Conor è proprio andato off il cervello - spiega Facchinetti -. Ero a 30 centimetri da lui e mi ha tirato un pugno in faccia. Mi sono ritrovato dall'altra parte della stanza, sotto choc. Lui non voleva tirare un pugno a me, semplicemente a un certo punto voleva tirare un pugno. Punto. Il caso ha voluto fossi lì io ma poteva esserci mia moglie, Bella, o chiunque altro. Ha visto nero e voleva attaccare, come fosse un pitbull»
FRANCESCO FACCHINETTI DENUNCIA L AGGRESSIONE DA PARTE DI CONOR MCGREGOR
A fermarlo, subito dopo, secondo il resoconto dei presenti, quattro delle sue guardie del corpo. «Lo tenevano letteralmente appeso al muro, fermo. Altrimenti avrebbe continuato a menarmi. Le sue mani sono come kalashnikov, sono armi: poteva andarmi molto peggio. Ho capito come mai aveva così tante bodyguard: non sono per proteggere lui dagli altri ma gli altri da lui».
Lo showman preferisce non rispondere alla domanda se lo abbia visto fare uso di droghe. «Sono andato a quella festa perché era come se ci avesse invitati a conoscerlo Cristiano Ronaldo: ero un suo fan. Detto questo, lo ripeto, ha fatto black out il suo cervello: un secondo prima era il nostro migliore amico e un secondo dopo mi prendeva a pugni. Siamo rimasti tutti sotto choc».
conor mcgregor 2
Da quel momento, più nessun contatto da parte dell'atleta o del suo staff: «Le guardie ci hanno fatto uscire dal retro facendoci capire che sarebbe stato meglio non dire niente. Io all'inizio avevo anche pensato di fare così... Poi Ben mi ha fatto riflettere su quanto una persona così sia pericolosa: se non avessi denunciato e se l'avesse rifatto con altri, sarebbe stato anche sulla mia coscienza. Era un dovere civico non tacere».
conor mcgregor straccia donald cerrone ufc pesi welter 3
Non è la prima volta che si parla delle aggressioni di McGregor. Facchinetti non lo sapeva, da sempre interessato più alla sua vicenda umana: uno partito dai sobborghi di Dublino che si ritrova in capo al mondo. «Poi mi sono informato e la preoccupazione è che non usi più le sue mani fuori dal ring. Lo abbiamo accolto come un eroe e invece è il peggior bullo. Il mio obiettivo ora è fermarlo. Poteva essere il simbolo del riscatto sociale, invece è una persona con problemi enormi».
2 - BOTTE DA VIP
Estratto dell'articolo di Camilla Mozzetti per "il Messaggero"
CONOR MCGREGOR MENA FRANCESCO FACCHINETTI - BY OSHO
[…] La comitiva si ritrova così al Saint Regis ma quella che doveva essere una serata spensierata si trasforma in una notte violenta. Come spiegherà poi anche Mascolo, sempre su Instagram, il gruppo arriva all'hotel a mezzanotte e mezza. Gli ospiti vengono fatti attendere in una sala riunioni. A ristorarli nell'attesa vini pregiati e superalcolici. McGregor si palesa dopo una mezz' ora e da lì il tempo corre via, per almeno due ore, tra presentazioni, risate, selfie e lunghe chiacchierate.
conor mcgregor straccia donald cerrone ufc pesi welter 4
Fino a quel colpo sferrato dal campione senza motivo e senza preavviso come racconteranno poi Facchinetti e lo stesso Mascolo sempre via social che ha detto di essere pronto a testimoniare quanto accaduto. Sul posto, chiamati del dj, arrivano gli agenti delle Volanti della polizia e anche il 118. Sono le 3.20 circa del mattino. I poliziotti constatano quanto successo: Facchinetti è stato picchiato ma McGregor non c'è. Il dj si fa medicare sul posto ma non viene redatto il referto, decide di non procedere nell'immediato e anche nelle ore successive nessun commissariato né la Questura prenderanno in carico la sua denuncia che, a questo punto, dovrebbe essere formalizzata a Milano.
FRANCESCO FACCHINETTI DENUNCIA L AGGRESSIONE DA PARTE DI CONOR MCGREGOR
Sempre dalle storie di Instagram Facchinetti fa sapere di aver dato mandato ai suoi legali di chiedere all'hotel le immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza visto che l'aggressione si è consumata in una sala riunioni e non in una camera della struttura.
L'ALBERGO
Dal Saint Regis fanno sapere che «l'hotel è aperto a ogni collaborazione con la polizia nel momento in cui saranno richieste dagli organi inquirenti le immagini che in nessun modo saranno loro negate».
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Tuttavia nella sala riunioni «per motivi di privacy, analogamente a quanto accade nelle stanze, non ci sono videocamere istallate invece negli ambienti comuni» dalla hall ai corridoi fino agli ingressi, compresi quelli secondari da cui sarebbe poi uscito Facchinetti e i suoi amici in seguito all'aggressione. Alla serata hanno partecipato in tutto una decina di persone, i dipendenti del Saint Regis dopo aver servito la cena hanno lasciato gli ospiti da soli, al loro rientro nella sala riunioni non c'era più nessuno.
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