Marco Cremonesi,Mario Sensini per il “Corriere della Sera”
giancarlo giorgetti
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti era annunciato per la conferenza stampa di fine Consiglio dei ministri, l’ultimo prima della pausa estiva. Eppure, non si presenta. Proprio mentre il vicepremier Matteo Salvini annuncia una novità clamorosa. E cioè che il ministro Giorgetti «ha approvato una norma di equità sociale, che è un prelievo sugli extraprofitti delle banche limitato al 2023. Tutti gli introiti — prosegue Salvini — saranno destinati a due voci: aiuto ai mutui prima casa e taglio delle tasse».
salvini
Aggiunge: «Non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si possono ipotizzare alcuni miliardi». E così, la scomparsa del ministro dell’Economia diventa un giallo: davvero curioso che il responsabile di via XX settembre non spieghi in prima persona un decreto legge di questa portata. Ancora più curioso perché il ministro in persona aveva appena accennato a tale possibilità durante un question time alla Camera all’inizio di maggio.
Poi, lo scorso giugno, aveva sì esortato le banche a una maggior flessibilità sui mutui. Per poi aggiungere un punto che pareva chiudere il tema: «Non abbiamo in cantiere nessuna tassazione sugli extraprofitti». […] il provvedimento […] si era […] inabissato fino a ieri sera alle 21, quando Matteo Salvini lo ha annunciato […] Una sorpresa assoluta, anche in considerazione del fatto che l’ordine del […] non aveva […] accenno alla novità […]
SALVINI ANNUNCIA LA TASSA SUGLI EXTRAPROFITTI DELLE BANCHE
Del resto, la tassa straordinaria sugli extraprofitti delle banche, quasi tutte imprese quotate in Borsa, è una di quelle notizie particolarmente “sensibili” per i mercati, ed è stata resa nota dopo la loro chiusura.
A fronte delle prime indiscrezioni arrivate a tarda serata, mentre dal ministero all’Economia arrivava la raccomandazione di non parlare di extraprofitti ma di «prelievo straordinario a carico degli intermediari finanziari», sui social di Matteo Salvini appare un meme a caratteri cubitali: «Tasse sugli extra profitti delle banche». Con un bel segno di spunta verde sulla scritta «approvato in Consiglio dei ministri».
Ed è un’imposta molto pesante, e pure retroattiva, quella che si abbatte sugli istituti di credito, accusati dal governo di aver lucrato eccessivamente sul rincaro dei tassi di interesse sia nel 2022 che quest’anno. Una vera e propria batosta per le banche, che, secondo il governo, negli ultimi anni hanno fatto guadagni miliardari grazie al rialzo dei tassi deciso dalla Bce.
«Il costo del denaro negli ultimi mesi è di fatto raddoppiato — spiega Salvini nel corso della conferenza stampa — ma non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento dei tassi sui depositi bancari dei consumatori». Visto «il gap», la decisione di «un prelievo straordinario del 40%, solo per il 2023, sugli extraprofitti» garantiti dai tassi.
ADOLFO URSO - MATTEO SALVINI - FRANCESCO LOLLOBRIGIDA - CARLO NORDIO
Il gettito servirà sì «a finanziare il fondo per aiutare le famiglie in difficoltà coi mutui prima casa», come dice Salvini […] L’imposta straordinaria non si applica sugli utili di bilancio, ma sul margine dei tassi di interesse, con una formula che colpisce anche gli «extraprofitti», come dice il governo, del 2022. La tassa […] non sarà per giunta deducibile dalle future tasse che le banche dovranno pagare. Il principio è lo stesso della tassa sui super profitti realizzati delle imprese energetiche nel momento in cui i prezzi dell’energia volavano alle stelle.