Estratto dell’articolo di Paolo Russo per “la Stampa”
Compagnie aeree
Per ora con il decreto omnibus varato ieri il governo prova a mettere un freno il caro-voli solo per i viaggi nazionali da e per le isole, quelli che nell'ultimo mese hanno subito aumenti vicini al 100%, facendo lievitare i costi dele vacanze in Sicilia e Sardegna, dove l'alternativa dei traghetti non è meno cara.
Ma l'articolo 2 estende in futuro i limiti agli aumenti dei prezzi anche per le altre tratte nazionali, che da inizio anno sono aumentati in media del 40%, con punte anche assai più alte nelle tratte più battute come la Roma-Milano. Nel testo si specifica infatti che «l'amministrazione competente (ndr. Enac e ministero dei Trasporti) fissa in ogni caso i livelli massimi tariffari praticabili dalle compagnie aeree ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali». […]
biglietti aerei
Nell'immediato il decreto specifica che «la fissazione dinamica delle tariffe da parte delle compagnie aeree», modulata in relazione al tempo della prenotazione è vietata: «se applicata su rotte nazionali di collegamento con le isole; avviene durante un periodo di picco della domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conduce ad un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200% superiore alla tariffa media del volo».
Tradotto significa che le compagnie non potranno più utilizzare gli infernali algoritmi che fanno impennare i prezzi sia in prossimità delle feste, come Pasqua, Natale o il periodo estivo, sia quando qualche evento rende difficile la circolazione con altri mezzi. Una decisine presa dopo che l'Enac ha rilevato una forte impennata dei prezzi in concomitanza con guasti o incidenti sulle linee ferroviarie o eventi catastrofici come l'alluvione in Emilia Romagna, che ha rese difficoltosa la circolazione da terra soprattutto verso Nord-Est.
biglietti aerei 2
Tanto che secondo un'indagine di Altroconsumo il costo complessiva arriva a lievitare anche del 545%. Ma c'è anche un'altra novità: il considerare «pratica commerciale scorretta l'utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell'utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico per l'utente».
Cosa significa? Che le compagnie aeree non potranno più osservare i nostri comportamenti in Rete profilandoci o il tipo di cellulare, tablet o Pc che utilizziamo per etichettarci come «benestanti» disponibili a spendere ben più del dovuto per acquistare un biglietto aereo.—