paolo liguori
Gustavo Bialetti per "la Verità"
È primavera, svegliatevi pennine. Alberto Rabagliati saprebbe come salutare il ritorno sul pianeta Terra di Augusto Minzolini, che sul Giornale di ieri chiede «non tanto una Norimberga giudiziaria, quanto una Norimberga politica», sulla gestione della prima ondata di Covid 19 da parte del governo Conte. L'ex senatore ridicolizza anche i media, accusandoli di «non aver avuto il coraggio di depurarsi dalle narrazioni di Rocco Casalino». Solo che non deve aver letto il giornale per cui scrive.
domenico arcuri
Domenica scorsa, La Verità ha titolato in prima: «Arcuri sotto inchiesta per peculato».
L' ennesimo scoop di Giacomo Amadori è stato ripreso da tutti. L' inchiesta è quella della Procura di Roma sulla maxi fornitura di mascherine cinesi. Ma al Giornale, l' altro ieri, è salito in cattedra il collega Luca Fazzo, per assolvere preventivamente Arcuri: «Di decisioni sbagliate ce ne sono state a bizzeffe [], ma metterlo oggi al muro per avere comprato a caro prezzo mascherine che andavano letteralmente a ruba in tutto l' Occidente, e che erano indispensabili anche per consentire a medici e infermieri di scendere nella trincea dei reparti Covid, sarebbe ingeneroso».
AUGUSTO MINZOLINI SU INSTAGRAM
Chi invece fu generoso è Paolo Liguori, che il 13 dicembre scrisse un elogio dal titolo: «Il governo Casalino-Arcuri, i giganti Covid». Arcuri venne definito «tempestivo, sovraesposto, coraggioso». L'altro «gigante», Casalino, descritto come colui che «comunica ai giornalisti il modo più corretto di informare e suggerisce a Conte tempi e modalità». Nel frattempo, La Verità faceva il suo dovere, un po' in solitudine. Poi, arrivarono i pm. E ora sbuca la Lepre minzolina, per la quale «che la storiella del Modello Italia fosse una mezza barzelletta è sempre stato chiaro a tutti». Beh, a tutti tutti magari no. Citofonare al Giornale.