matteo salvini mentre dona il sangue
1 - SALVINI, IO FARÒ IL VACCINO NEI PROSSIMI GIORNI
(ANSA) - BOLOGNA, 19 LUG - Finora Matteo Salvini, leader della Lega, non si è vaccinato: "Io lo farò nei prossimi giorni. La metà dei miei coetanei non si è ancora vaccinata. Quindi io rispetto la fila come tutti gli altri. Io la prima dose l'avrei potuta avere se non fossi stato in tribunale, un lunedì mattina a Cuneo.
Pistoia cartello no vax
Purtroppo passo parecchie delle mie giornate nei tribunali e il vaccino non è un legittimo impedimento, quindi ho dovuto rinviare". Salvini, poi ribadisce la contrarietà all'obbligo per gli adolescenti: "Mi sembra giusto mettere in sicurezza genitori e nonni, mi sembra demenziale minacciare, obbligare, costringere e multare i 15enni e i 18enni.
Chi parla di Green Pass già per quest'estate per i nostri figli fa un danno enorme ai nostri figli e al sistema Italia, perché nessun ventenne avrà la seconda dose ben che vada prima dell'autunno. Quindi se tu impedisci ai nostri ragazzi di andare a divertirsi quest'estate fai un danno al paese".
MASSIMILIANO PANARARI
2 - DUBBI DI SALVINI SULL'INIEZIONE AL FIGLIO COSÌ LA DESTRA FLIRTA CON I NO VAX
Massimiliano Panarari per "la Stampa"
Uno spettro si aggira per l'Italia. Sarebbe, a detta di Matteo Salvini, quello della «siringa» o del «tampone», che non vuole vedere «all'inseguimento» del figlio diciottenne. E infatti lui, uno dei politici più inclini a documentare comunicativamente ogni momento dell'esistenza a fini di campagna elettorale, non ha ancora fatto sapere la data della sua inoculazione, finendo più volte in contraddizione.
SELFIE DI MATTEO SALVINI E GIORGIA MELONI
Giorgia Meloni ha fatto ricorso all'incredibile argomentazione propagandistica del «liberalismo no vax» quale sedicente rispetto dei diritti umani. E, per restare dalle parti di Fratelli d'Italia, il suo capogruppo alla Camera Francesco Lollobrigida (il quale, pure, ha ricevuto la dose di Johnson, e aveva contratto in passato il Covid-19) si è pronunciato contro la vaccinazione degli under 40.
medici no vax
E se ritorniamo nei prati (un tempo di Pontida) della Lega ecco Claudio Borghi apparire come il prototipo della sostituzione dell'issue no euro con quella no vax (anche se la prima non è affatto scomparsa). Il fuoco di fila di queste giornate conferma il fascino indiscreto dell'antivaccinismo a destra. E, dopo i conflitti della settimana passata (dalla Rai ai veti reciproci per le amministrative), evidenzia come la durissima competizione tra Meloni e Salvini si sia estesa anche a questo terreno di consenso.
No Vax
Va detto, a proposito delle paure evocate da Salvini, che il vero fantasma - questo, invece, molto concreto - è quello dell'arcipelago no-vax, che costituisce un grosso problema per la salute pubblica e un ostacolo serio sul piano della stabilizzazione della situazione sanitaria, come testimoniano i dati sulla ripresa dei contagi.
L'irresistibile attrazione delle destre per l'antivaccinismo viene dissimulata, in vari casi, attraverso alcune formule linguistiche (come la ricorrente evocazione di una, nella fattispecie, malintesa e strumentale «libertà personale»), oppure all'insegna di un'ulteriore declinazione del «benaltrismo» di cui scriveva ieri Massimo Giannini.
MATTEO SALVINI CON LE MANI IN FACCIA
E presenta due motivazioni essenziali. La prima è tattica e contingente, e punta a «monetizzare» queste ambiguità in voti sonanti presso l'elettorato no vax e boh-vax. L'intento è, quindi, quello di vellicare un'opinione pubblica in parte disorientata (e che non doveva essere sottoposta al circo Barnum di pareri antitetici messo in scena senza particolare ritegno da qualche virologo troppo mediatico).
E, soprattutto, quello di inviare messaggi di sintonia e complicità con la sua robusta componente dichiaratamente o tendenzialmente antivaccinista. Il conflitto politico in epoca postmoderna si è spostato sempre di più nell'ambito della life politics e della biopolitica (o, in questo caso, della immunopolitica), di cui le tematiche sanitarie come la vaccinazione costituiscono un chiaro esempio.
medici no vax
E nella crisi della rappresentanza e delle strutture dei partiti, con l'elettorato volatile, i gruppi single-issue organizzati intorno a un tema o un interesse (come i gruppi no vax) identificano delle constituency elettorali piuttosto solide, in grado di apportare dei consensi sicuri. La seconda ragione della propensione delle destre italiane verso l'antivaccinismo è ideologica, e le accomuna a tutte le forze populiste anche di matrice differente - e, difatti, anche il Movimento 5 Stelle continua a mantenere una tendenziale ambivalenza di fondo e a flirtare con l'elettorato dubbioso o contrario alla vaccinazione.
selfie di matteo salvini 2
Si tratta del coacervo di motivi di ispirazione antiscientista, direttamente irrazionalista e complottista che costituiscono un nocciolo duro (e un grumo nero) delle formazioni populsovraniste le quali, essendo contraddistinte da un'«ideologia leggera» e alquanto flessibile, nel corso degli ultimi due decenni hanno ampiamente accolto tutte le suggestioni no vax. Ed è un grande problema.
Perché la scelta «senza se e senza ma» della vaccinazione rappresenterebbe, al contrario, una prova di maturità - e, dunque, di responsabilità - anche nella direzione della riconfigurazione di un centrodestra di governo. E dire che quel destracentro che invocava (anche forzatamente) il ripristino della normalità durante il governo Conte 2 dovrebbe, invece, avere ben chiaro che essa necessita del mantenimento dei contagi sotto la soglia di controllo. O, se non altro, dovrebbe tenere conto del fatto - come documentava nel suo ultimo sondaggio per La Stampa Alessandra Ghisleri - che anche una maggioranza degli elettori di Lega e FdI risulta favorevole a un pass sanitario obbligatorio.
medici no vax MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI medici no vax selfie di matteo salvini 1