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    COMPROMESSO A PIÙ NON POS – LA COMMISSIONE EUROPEA NON BOCCERÀ LA MANOVRA ITALIANA, MA ESPRIMERÀ LE SUE PERPLESSITÀ SU ALCUNE NORME: INNANZITUTTO SULL’ECCESSIVO DEFICIT, E POI SULLE MISURE CHE RIGUARDANO LE SOGLIE DI CONTANTE E PAGAMENTI CON LA CARTA. IL GOVERNO È PRONTO AD ABBASSARE IL LIMITE PER L’OBBLIGO DI POS A 40 EURO – LA MAGGIORANZA AL LAVORO PER RIDURRE GLI EMENDAMENTI E VELOCIZZARE L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE DI BILANCIO


     
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    Enrico Marro per www.corriere.it

     

    GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN GIORGIA MELONI E URSULA VON DER LEYEN

    Sulla manovra arriverà oggi il verdetto della commissione europea. Secondo le indiscrezioni, si tratterà di un giudizio articolato: non una bocciatura ma neanche una promozione a pieni voti.

     

    Bruxelles appare preoccupata in particolare del deficit di bilancio, che la manovra fissa al 4,5% del Pil. Si tratta di un valore border line per la commissione europea: va bene se il quadro macro tiene, ma se arriva la recessione, il deficit in rapporto al Pil sale e può compromettere la discesa del debito pubblico.

     

    Siamo insomma al limite ed è fondamentale che l’economia cresca e il Pnrr sia attuato. La commissione dovrebbe anche confermare le perplessità sulle norme sul tetto al contante e l’obbligo del Pos.

     

    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

    Un giudizio, se saranno confermate le indiscrezioni, che il governo incasserà come un sostanziale via libera che, semmai, rafforza la determinazione del ministero dell’Economia di opporsi ad ogni tentativo di assalto alla diligenza dei gruppi parlamentari.

     

    I quali, da ieri, almeno per quanto riguarda la maggioranza, lavorano per ridurre gli emendamenti alla manovra: dai 200 segnalati a una sessantina di supersegnalati. Allo stesso tempo il centrodestra ha chiesto alle opposizioni di ridurre i propri emendamenti segnalati da 250 a 150. Obiettivo: velocizzare l’esame in commissione Bilancio della Camera e concentrarsi sulle modifiche che hanno maggiori possibilità di essere approvate, dice Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. A disposizione per gli emendamenti dei gruppi ci sono appena 400 milioni.

     

    gli italiani amano i contanti 4 gli italiani amano i contanti 4

    A valle dei lavori in commissione arriverà invece il maxiemendamento del governo che dovrebbe contenere le modifiche più importanti: sulle pensioni minime, dove si cercano le coperture ad hoc per un aumento a 590-600 euro per gli over 75, forse limitato da un tetto Isee; su Opzione donna, dove verrà tolto il legame con i figli ma il requisito d’età potrebbe salire a 60 anni; sulla decontribuzione sulle assunzioni degli under 36, che potrebbe salire da 6mila a 8mila euro; sulla proroga del credito d’imposta nel Sud; sul bonus cultura, che verrà modulato sull’Isee; sulla soglia per l’obbligo di accettare pagamenti col Pos, che potrebbe scendere a 40 euro. Poi la manovra passerà all’aula che dovrebbe approvarla entro il 23 dicembre.

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    GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

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