Paolo Russo per "la Stampa"
green pass
Oramai anche Forza Italia è convinta che qualche bullone della barriera antivirus occorra stringerlo per evitare che una terza ondata riparalizzi il Paese, mettendo di nuovo sotto stress i nostri ospedali. E sull'uso allargato del Green Pass non chiude più nemmeno la Lega, che di un suo impiego per entrare in bar e ristoranti non vuol sentir parlare, ma per altre cose, come cinema e spettacoli, ma anche mezzi di trasporto per lunghe percorrenze, è disposta a sedersi intorno a un tavolo per discuterne tra governatori.
Il modello Macron, che ha portato a due milioni di prenotazioni dei vaccini in poche ore, non sembra però trasferibile con un taglia e incolla al nostro Paese senza provocare i mal di pancia di Salvini, che anche il premier preferirebbe evitare in questa fase nuovamente delicata di gestione della pandemia che, a suo parere, richiede compattezza nell'esecutivo. La via italiana all'uso più esteso del pass, da rilasciare a ciclo vaccinale completato anziché solo dopo la prima dose, potrebbe essere a questo punto quella di un suo utilizzo per salire sugli aerei e sui treni a media e lunga percorrenza, lasciando perdere il trasporto regionale e quello locale. Bus, metro, treni e pullman locali per intenderci.
IL SITO PER OTTENERE IL GREEN PASS
Il Green Pass potrebbe alla fine essere richiesto anche per sedersi al cinema, a teatro o in una sala da concerto. Anche perché già oggi lo si deve mostrare per partecipare a spettacoli ed eventi sportivi per i quali è consentito di superare i limiti di 500 spettatori al chiuso e mille all'aperto, ferma restando la capienza massima del 25% dei posti disponibili. In bar, pub e ristoranti si continuerebbe ad entrare senza. Ma non è escluso che possa servire se si vogliono fare tavolate con più di quattro persone non conviventi. Dubbio sui tavoli da più di 4 Del resto la stretta sui servizi di ristorazione potrebbe arrivare in automatico con l'aumento dei contagi, che da qui a un paio di settimane, massimo tre, minaccia di riportare mezza Italia in fascia gialla.
GREEN PASS
Quella dove le mascherine si portano di nuovo anche all'aperto e bar e ristoranti al chiuso restano aperti solo fino alle 18, mentre all'aperto si può fare serata ma con il limite di quattro persone a tavola. Lega, Forza Italia e renziani, tra le forze governative, ma anche le Regioni di entrambi gli schieramenti, continuano a chiedere di considerare più l'aumento dei ricoveri che quello dei contagi per decidere chi va retrocesso dalla fascia bianca a quella gialla.
green pass europeo
Ma la proposta non convince né Speranza né l'ala rigorista del Cts, convinti che iniziare a chiudere qualcosa quando reparti e terapie intensive cominciano già ad essere pieni significherebbe chiudere la stalla senza più i buoi dentro. Ma è altrettanto vero che nessuno, nemmeno il ministro della Salute, pensa di chiudere se all'aumento dei contagi non dovesse corrispondere anche una crescita di una qualche consistenza di chi si ammala al punto da dover essere ricoverato.
pass vaccinale in israele
Ecco allora farsi largo un'idea alternativa: far decidere il passaggio in giallo all'incidenza dei casi, ma «pesata» in funzione della quota di over 60 vaccinati. Che è poi come dire che si inizia a chiudere se si presume che l'aumento dei contagi possa poi comportare un incremento anche dei ricoveri. Il tutto con un altro correttivo: mandare in giallo le Regioni che provano a barare sui contagi facendo meno di 150 tamponi al giorno ogni 100 mila abitanti. Perché in due settimane i casi sono aumentati del 148%, passando da 1.844 a 4.575, mentre i più affidabili tamponi molecolari anziché aumentare sono diminuiti del 2%. E così diventa difficile fare il tracciamento necessario a impedire che i focolai diventino incendi.
green pass per viaggiare green pass MATTEO SALVINI DOPO L'INCONTRO CON MARIO DRAGHI emmanuel macron 1 digital green pass vaccinale GREEN PASS