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    CONFESSIONI DI PORNOTOSSICI - I BRITANNICI SONO GLI UTENTI PIU' NUMEROSI DI 'PORNHUB' DOPO GLI STATUNITENSI, UOMINI E DONNE GIOVANI CHE SI COLLEGANO SIN DALLA MATTINA. RISULTATO? DELUSIONE QUANDO FANNO SESSO VERO, EIACULAZIONE PRECOCE, DESENSIBILIZZAZIONE, NOIA, E DONNE CHE ORA CHIEDONO SESSO ESTREMO E SIMULAZIONE DI STUPRO


     
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    Diana Appleyard per “The Sun

     

    I britannici sono gli utenti più numerosi di Pornhub dopo gli statunitensi. Ne abbiamo scelti quattro, abbastanza giovani, uomini e donne, che confessano la loro dipendenza.

     

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    Sofia Pereira 28 anni, studentessa londinese single: «Ho iniziato da adolescente, prima ancora di fare sesso per la prima volta. Era gratis, accessibile, mi eccitava e soddisfaceva ogni mia aspettativa, così, quando ho fatto sesso davvero, mi sono dimostrata un tipo abbastanza avventuroso, conoscevo un sacco di tecniche e posizioni. Nel tempo ho sviluppato una assuefazione. Guardare porno era la prima cosa che facevo di mattina e mi isolava, in quel periodo il sesso reale era diventato noioso. Ora ne sono uscita. Lo guardo spesso ma solo se condiviso con il mio partner».

     

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    Alexander Whale, 29 anni, barista di Plymouth: «Ho iniziato a guardare porno all’università con gli amici, ma poi lo facevo sempre più spesso da solo, cercavo in ogni categoria e questo ha influito sui miei rapporti veri. Trovavo ogni ragazza davvero deludente paragonata alle pornostar e in più non imparavo nulla di ciò che davvero desiderano le donne a letto. Ho cominciato allora a guardare porno con le mie fidanzate e mi sono sentito inadeguato, loro si eccitavano con i cazzi grossi e io non ero di quella taglia lì. Oppure, a seguito di ‘Cinquanta sfumature’, mi imbattevo in donne che volevano fare sadomaso e a me non piaceva. Sono rimasto scioccato da quante donne guardano il porno, vogliono sesso estremo, una mi ha chiesto di usare un coltello, un’altra voleva che la stuprassi. Tutte idee che derivano dall’accesso illimitato al porno e che trasformano il sesso in una esperienza violenta. Le immagini estreme ti rendono insensibile, alla fine hai problemi di erezione. La nostra generazione sta diventando incapace di relazioni normali».

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    Alfie Black, 39 anni, single di Londra: «Ho cominciato a guardare porno a 10 anni e già alle medie giravano film hard core piratati. Li guardavo prima di fare sesso, e il sesso vero era una delusione totale. Psicologicamente ero programmato ad eiaculare il prima possibile, a pensare solo a me stesso. Nella realtà ho sofferto di eiaculazione precoce, non sono riuscito a stabilire alcuna connessione emotiva con le mie partner, sono diventato un animale egoista a letto. La prima relazione seria l’ho avuta tardissimo, a 32 anni».

     

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    Chloe Baker, 23 anni, studentessa di Leeds: «Guardare tanto porno mi ha intorpidita. Ho iniziato a 16 anni, guardavo le pornostar e adottavo le loro tecniche, mi immaginavo negli stessi scenari. Mi ha reso più avventurosa a letto ma anche meno autentica, perché mi comportavo come in un film, pensavo solo alla performance. Mi sono annoiata, a venti anni avevo praticamente visto tutto. Per raggiungere l’orgasmo, guardavo porno mentre facevo sesso. Non riuscivo più a raggiungerlo senza immagini pornografiche. Il sesso, a causa del porno, è diventato competizione. Tutti guardano porno, di giorno, ovunque. Le celebrità escono da lì. Ma non ha niente a che fare con il sesso vero, che riguarda sentimenti veri ed emozioni complicate».

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