Attilio Barbieri per “Libero quotidiano”
MARIO DRAGHI E GIUSEPPE CONTE
Dopo il bazooka di Draghi, arriva il pistolino di Conte. Con l' obiettivo dichiarato (a parole) di rilanciare i consumi e con essi le attività produttive e il commercio, il governo ha annunciato un extra bonus natalizio di 150 euro su tutti gli acquisti pagati con carta di credito, bancomat, bonifico bancario oppure attraverso una delle tante app accessibili dal telefonino come Apple Pay, Samsung Pay, Satispay o Paypal.
Peccato che questi 150 euro rappresentino soltanto una parte minoritaria di quel che gli italiani dovrebbero spendere per beneficiare del bonus. Lo "speciale extra cashback di Natale", come riferiscono fonti governative riprese dalle agenzie, prevede infatti un rimborso del 10% su tutti gli acquisti fatti nel mese di dicembre, con un tetto, appunto, di 150 euro complessivi. Dunque, per beneficiarne, bisogna spendere almeno 1.500 euro pagando con le carte oppure con una app che renda tracciabile l' operazione.
gualtieri
Una mancetta. Briciole, rispetto a quello che stanno mettendo in campo altri Paesi occidentali per rilanciare i consumi. Ma che riflette la sostanziale difficoltà dell' esecutivo a far fronte agli impegni già assunti. A cominciare da quelli per i ristori destinati alle categorie danneggiate dal lockdown. Nel Veneto, ad esempio, non stanno arrivando i ristori per le misure restrittive decise dal governatore Luca Zaia e Milano ha le casse vuote perché i fondi promessi dal governo non sono mai arrivati. Effetto dell' annuncite e delle «misure impressionanti» più volte anticipate da palazzo Chigi ma mai concretizzatesi.
DIECI TRANSAZIONI
LUCA ZAIA
Così il l' extra bonus di Natale rischia di essere l' ennesima promessa mancata. Anche perché, per averne diritto, da quel che è trapelato finora, servirebbero almeno dieci transazioni diverse. Non basta compiere un acquisto de 1.500 euro per maturare il diritto di ricevere il rimborso di 150 euro. Insomma, una specie di "gioco a premi", che sembra studiato a tavolino per far sbagliare i consumatori ed escluderli dal campo di applicazione del bonus. Naturalmente, come nel caso del cashback già previsto per il pagamento con sistemi tracciabili, non vale frazionare l' acquisto - e di conseguenza gli esborsi, per far risultare dieci pagamenti diversi per l' acquisto di un singolo bene.
carte di credito
Vale la pena di ricordare che anche per i rimborsi che scatteranno nel 2021, sono previste diverse limitazioni. Intanto le operazioni minime richieste saranno 50 da spalmare nel primo semestre e altre 50 per il secondo. Senza dimenticarsi di compilare la certificazione per attestare che le carte registrate vengono utilizzate solo per acquisti al di fuori dell' esercizio di attività di impresa, arti o professioni. Dunque, a meno di non fare una nuova carta di credito o di debito con la propria banca, le partite Iva sono tagliate fuori in partenza da bonus ed extra bonus. Incluso quello natalizio.
Secondo quanto è emerso finora, sarebbero pure esclusi gli acquisti fatti via internet: per beneficiare del rimborso pari al 10% dell' importo speso bisogna recarsi fisicamente nel punto vendita. La stessa transazione conclusa online con il medesimo venditore, non darebbe diritto ad alcun ristoro.