Estratto dell'articolo di Domenico Di Sanzo per “il Giornale”
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giuseppe conte
Conte frena sull’alleanza con il Pd di Elly Schlein e mira a differenziarsi sulla politica estera. Annuncia che firmerà il referendum abrogativo delle leggi che permettono l’invio delle armi a Kiev e attacca ancora: «Col Pd abbiamo sensibilità diverse, noi siamo per la collocati-armi ed è in prima linea per il no al termovalorizzatore di Roma. L’attuale consigliera comunale, però, è alla sua terza legislatura in Campidoglio e non può correre alle europee.
Conte sta cercando di convincerla a partecipare alla campagna elettorale, ma lei nicchia.
«La Raggi spera nel flop per mettere in discussione la leadership del Movimento», spifferano dal M5s. Conte è consapevole dei pericoli che potrebbe correre in caso di tonfo elettorale. D’altronde basta guardare i sondaggi, che certificano un calo costante dei grillini a beneficio del Pd. Ma non solo: l’attivismo dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca può rosicchiare punti dall’elettorato più populista. Secondo un sondaggio riservato arrivato anche sulle scrivanie del M5s, Sud Chiama Nord - il partito di De Luca – potrebbe essere votato dal 23,5 % degli elettori che hanno scelto Conte alle politiche.
virginia raggi alessandro di battista
L’ex premier guarda con fastidio alla «rinascita» di Luigi Di Maio come inviato Ue in Golfo Persico e prepara il casting per le candidature alle europee. Oltre a Raggi e Di Battista, scalpitano altri volti noti. Lo spin doctor Rocco Casalino vorrebbe correre al Sud e ci spera Pasquale Tridico, in scadenza come presidente dell’Inps. Al Centro potrebbe trovare posto la giornalista Rai Donatella Bianchi, che dopo la sconfitta nella corsa a governatore del Lazio ha rifiutato il seggio in consiglio regionale.
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