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il post di beppe grillo contro conte
La dura conferenza stampa di Conte non poteva non innescare la risposta devastante di Grillo. Due reazioni uguali e contrarie. I soliti noti (Di Maio e Fico) si stanno mettendo in mezzo e la politica, si sa, è mediazione. Ma le probabilità di un accordo sono al lumicino. Per gli ottimisti, c’è un 20 per cento di un possibile ritorno a trattare. Ma l’ex premier dovrebbe abbandonare al suo destino il Travaglio-ideologo e il Casalino spin doctor. Ma forse non basterebbe nemmeno questo.
VIGNETTA ELLEKAPPA - CONTE GRILLO E CASALEGGIO
La mossa di Grillo (“Indìco la consultazione in rete degli iscritti per l’elezione del comitato direttivo, che si terrà sulla piattaforma Rousseau”) sta lì a dimostrare che non è ancora completamente grullo. Infatti, ricicciare Casaleggio vuol dire non solo un ritorno alle origini del movimento ma anche mollare un calcione a Vito Crimi, il reggente che si è sbattuto per cacciare la piattaforma dal movimento – e non è un caso che alla conferenza Conte lo abbia riempito di complimenti.
conte grillo
Ma ricicciare il Casaleggio Junior è anche una delle tante contraddizione dell’Elevato perché il giovinotto, una volta schizzato da tutti, ha fatto alleanza con gli estremisti anti-Draghi, i vari Di Battista, Morra e Lezzi mentre Grillo è stato fin dall’inizio fautore del governo-ammucchiata dell’ex governatore della BCE.
trump conte
Se Grillo è tentato di rimettersi in pista e andare sulle piazze come ai bei tempi (ma la fatica è tanta, i soldi mancano e il casino del figlio è ancora sulle prime pagine), Giuseppe Conte è rimbambito di dubbi. Il vaffa del Fondatore l’ha preso malissimo.
E quando il suo Rasputin Casalino e il suo ideologo Travaglio lo incitano a fondare un nuovo partito, comincia a sudare freddo e nella testa riappare lo spettro di Mario Monti e il fallimento del suo partito Scelta Civica, detto subito “Sciolta civica”.
GRILLO CRIMI DRAGHI
Chi sta peggio dell’Avvocato del popolo, però, si chiama Enrico Letta. Sulle ali tailandesi di Goffredo Bettini, è sempre stato fautore di un alleanza PD-Conte-M5S, cancellando come se nulla fosse dalla cronaca il Conte sovranista, populista, filo-cinese e trumpiano al punto che autorizzò i due assurdi e irrituali incontri romani del ministro della giustizia Usa, William Barr, con i servizi segreti del suo amico Gennaro Vecchione. Ma a definire “Draghi grillino” non fu Giuseppi bensì Grillo.
enrico letta giuseppe conte 1
A proposito di Draghi: davanti alla rissa tra il Garante e l’usurpatore, Mariopio è tranquillo come un pisello nel proprio baccello. Problemi non ne può avere per il semplice motivo che non si andrà a votare: siamo infatti alla vigilia del semestre bianco. Secondo: i parlamentari, non solo pentastellati, sanno benissimo che per ottenere la pensione occorrono 4 anni e 6 mesi di legislatura.