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    “SONO STANCO DI ESSERE SCAVALCATO” - GIUSEPPE CONTE SI IRRITA PER LA DECISIONE DI SALVINI (AUTOPROCLAMATOSI "VICEPREMIER VICARIO") DI CONVOCARE, PER IL 15 LUGLIO, LE PARTI SOCIALI A PALAZZO CHIGI - IL LEGHISTA SMANIA PER PREPARARE LA MANOVRA E TORNA A FARE PRESSING PER LA FLAT TAX (SU CUI ERA SCESO IL SILENZIO DURANTE LE TRATTATIVE CON L’UE) - E POI C’E’ IL DECRETO SICUREZZA BIS: UN CAMPO MINATO PER L’OPPOSIZIONE DI ALCUNI GRILLINI…


     
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    Alessandro Trocino e Monica Guerzoni per il “Corriere della sera”

     

    GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI GIUSEPPE CONTE MATTEO SALVINI

    L'agenda politica e mediatica di Matteo Salvini si sposta sull' economia. Convinto che la manovra debba essere fatta subito il ministro dell' Interno si improvvisa premier e ministro delle Finanze, convocando le parti sociali. Una mossa che irrita il presidente Giuseppe Conte, il quale si sente scavalcato. «I conti pubblici sono una cosa seria, mentre non sarebbe serio fare la manovra il 15 di luglio quando ancora siamo alla ricerca delle coperture - è l' avvertimento del premier -. Su questi temi non si fa propaganda. La manovra si discute nelle sedi istituzionali e non al Viminale».

     

    Uno scontro che rischia di incrinare la ritrovata pax nella maggioranza. Salvini vuole rendere evidente la sua «centralità», tanto da spiazzare i colleghi di governo: «Io sono il vicepremier vicario». Potrebbe sembrare una battuta, ma non lo è affatto, visto che è ben circostanziata. Salvini ritiene davvero di essere il numero due di Conte, innanzitutto per questioni anagrafiche: «Sono il più anziano dei vicepremier».

     

    matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 2 matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 2

    Vero, 46 anni contro 33. Ma c'è di più. È già successo, ricorda, che abbia dovuto prendere il posto del premier e presiedere mesi fa un Consiglio dei ministri al posto di Conte, che era impegnato altrove.

     

    Un'autopromozione che infastidisce anche Luigi Di Maio, l' altro giovane ma combattivo vicepremier. Così com'è stata vista dal capo del governo come una «sgrammaticatura istituzionale» l' ultima fase di attivismo economico di Salvini. A far saltare Conte sulla poltrona di Palazzo Chigi è stato l' annuncio della convocazione per lunedì 15 luglio di tutti i soggetti economici, motivato da Salvini in questo modo: «Per preparare la manovra insieme». Ma insieme a chi, si è chiesto il premier. È quanto meno anomalo che la legge di Bilancio sia pensata e «preparata» dal ministro dell' Interno insieme alle parti sociali, senza i partner di governo, senza il ministro dell' Economia e senza il presidente del Consiglio.

    matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 1 matteo salvini e giuseppe conte approvazione decreto sicurezza bis 1

     

    Ancora più anomalo e sgradevole, agli occhi del premier, l'accenno successivo di Salvini alla flat tax. Dopo le frenate seguite alla minaccia di procedura di infrazione da parte dei vertici Ue, Salvini aveva concesso che la tassa piatta sarebbe stata introdotta «non subito e non per tutti». Cautela sparita ieri, con una citazione della flat tax e del quoziente familiare che sembra il ritorno al pressing di qualche settimana fa.

     

    Non è la prima volta che il vicepremier scavalca vistosamente Conte. È successo il 30 maggio, quando insieme ai vertici della Lega aveva incontrato il ministro Giovanni Tria, quasi «ordinandogli» di sbloccare cantieri e grandi opere e di tagliare le tasse. E adesso ci risiamo, con la convocazione per il 15 luglio. Tensione sottotraccia anche sull' autonomia regionale.

     

    Il vertice di ieri, nonostante i «passi avanti» dichiarati sia dalla Lega che dal M5S, è finito con un rinvio a giovedì. I 5 Stelle rivendicano di avere «ammorbidito» le bozze del provvedimento, allontanandolo da derive secessioniste ed eliminando il cosiddetto costo medio nazionale che per il Movimento era «una roba folle».

    SALVINI E CONTE SALVINI E CONTE

     

    Salvini è andato via a vertice ancora in corso, eppure chi c' era racconta di un clima disteso, confermato più tardi alla festa della Polizia penitenziaria al Pincio, quando Di Maio e Salvini si sono salutati, presenti Conte e Trenta. E se il capo del M5S ha poi lanciato al suo omologo una delle sue frecciate («Se si sente solo, come dice, sul tema dei migranti, gli mandiamo un peluche»), Salvini non risponde pubblicamente. «Di Maio alza i toni perché ha problemi sul fronte interno», spiegherà ai collaboratori.

     

    Il decreto sicurezza bis, che Salvini vuole approvare prima possibile, è un campo minato.

    luigi di maio matteo salvini giuseppe conte luigi di maio matteo salvini giuseppe conte

    Il gruppo 5 Stelle della Camera, entro le 15 di oggi, dovrà decidere quali emendamenti presentare e poi votare. Di Maio proporrà la confisca delle navi delle ong e Salvini rilancerà la multa fino a un milione di euro per i natanti bloccati.

     

    Molti peones, tra cui Carmela Grippa, Yana Ehm e Simona Suriano, proveranno a togliere poteri al Viminale e a dare al premier il ruolo di garante. Attivissima Doriana Sarli, che ha scritto una ventina di emendamenti. Tra gli altri critici del M5S si segnalano Giuseppe Brescia, vicino a Roberto Fico, Vita Martinciglio, Paolo Lattanzio e Davide Zanichelli, i quali chiedono di introdurre l' obbligo di segni di identificazione per le forze dell' ordine.

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