Carlo Tecce per https://espresso.repubblica.it/
GIUSEPPE CONTE
Ogni anno fa indignare la vendita di armi italiane a stati non democratici o addirittura coinvolti in conflitti. Però l’indignazione è soprattutto politica.
Per esempio l’africano Ciad non scalda i sentimenti, lì otto cittadini su dieci sono sotto la soglia di povertà e uno su due non ha acqua da bere. Bisogna sapere bene come e dove collocare l’indignazione. Ci aiuta la relazione che il governo ha inviato alle Camere e che L’Espresso ha consultato in anteprima una settimana fa.
I monarchi della penisola del Golfo fanno indignare parecchio. Di più l’Arabia Saudita per la compressione della libertà.
GLI ITALIANI E LE ARMI
Il barbaro omicidio su commissione principesca del giornalista dissidente Jamal Khashoggi (2 ottobre 2018) fu un evento traumatico. Allora i partiti italiani, dopo un paio di anni di indifferenza, si indignarono per l’Arabia Saudita e i vicini Emirati Arabi Uniti che nella guerra civile in Yemen (19 marzo 2015) usavano bombe fabbricate in Sardegna dai tedeschi di Rwm.
Dunque il 26 giugno 2019 alla Camera fu approvata una mozione che impegnava il governo Conte I a sospendere le spedizioni verso Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.
khashoggi
Però chi aveva autorizzato Rwm a fornire i carichi di bombe poi utilizzate in Yemen? Ecco le licenze nel dettaglio: 28 gennaio 2016, governo Renzi, valore 411 milioni di euro per l’Arabia Saudita; 16 gennaio 2018, governo Gentiloni, valore 13,4 milioni per l’Arabia Saudita; 17 dicembre 2018, governo Conte I, 34,5 milioni per gli Emirati Arabi Uniti.
LE BOMBE FABBRICATE IN ITALIA E USATE DALL ARABIA SAUDITA IN YEMEN - IL CARICO ALL AEROPORTO DI CAGLIARI
Quando la mozione stava per esaurire i suoi effetti, il 21 dicembre 2020, la Camera approvò una risoluzione per revocare (non più sospendere) la vendita di bombe a emiratini e sauditi. Il governo Conte II si adeguò. Così l’Italia, par di capire, ha smesso il 26 giugno 2019 di esportare materiale bellico in Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti? Macché. I sauditi hanno aumentato le importazioni di armi italiane proprio con i governi di Conte (giugno 2018/febbraio 2021): 13,4 milioni nel 2018, 105,4 milioni nel 2019, 144,4 milioni nel 2020. Gli emiratini sono più irregolari: 220,4 milioni di euro nel 2018, 89,9 milioni nel 2019, 117,6 milioni nel 2020.
mohammed bin salman
Lo scorso anno, in gran parte da attribuire a Draghi, Arabia Saudita e Emirati Arabi hanno attivato 56 nuove licenze per oltre 100 milioni di euro (dato in calo) e di recente i reali sauditi hanno prenotato una ventina di elicotteri da Leonardo per trasporto e soccorso. Che fatica indignarsi da un lato solo.
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GIUSEPPE CONTE