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    CONVALIDATO IL FERMO DI GIANDAVIDE DE PAU, ACCUSATO DEGLI OMICIDI DELLE TRE ESCORT NEL QUARTIERE PRATI A ROMA - I SUOI LEGALI: “IL SUO PROFILO PSICHIATRICO ANDRÀ ESAMINATO ANCHE DALLA PROCURA. DE PAU ERA LIBERO PERCHÉ NON AVEVA TITOLI PER ESSERE DETENUTO, E NESSUNO, NEANCHE GLI PSICHIATRI CHE LO AVEVANO VISITATO, SI ERANO ACCORTI DELLA SUA PERICOLOSITÀ'…” - L’UOMO E’ DETENUTO IN “GRANDISSIMA SORVEGLIANZA”: 24 ORE SU 24 - GLI ALTRI DETENUTI CONTRO DI LUI: "MEGLIO SE RESTA IN ISOLAMENTO"


     
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    OMICIDI ROMA: GIP CONVALIDA FERMO PER DE PAU

    (ANSA) - ROMA, 23 NOV - Il gip ha convalido il fermo di Giandavide De Pau riservandosi l'emissione di una misura cautelare da applicare. L'uomo è attualmente detenuto a Regina Coeli. Nell'interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere.

     

    OMICIDI ROMA: DE PAU DETENUTO IN 'GRANDISSIMA SORVEGLIANZA'

     (ANSA) - ROMA, 23 NOV - E' in regime di "grandissima sorveglianza", con un la penitenziaria che lo controlla 24 ore su 24, Giandavide De Pau, l'uomo accusato del triplice omicidio di Roma. Poco fa, intanto, è iniziato nel carcere di Regina Coeli l'interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip. Nei suoi confronti la Procura contesta l'omicidio plurimo aggravato.

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    OMICIDI ROMA: DIFESA,PROFILO PSICHIATRICO DA ESAMINARE 

     (ANSA) - ROMA, 23 NOV - "Probabilmente oggi non risponderà al gip. Il suo profilo psichiatrico andrà esaminato anche dalla procura. De Pau era libero perché non aveva titoli per essere detenuto, e nessuno, neanche gli psichiatri che lo avevano visitato, si erano accorti della sua pericolosità'".

     

    Lo ha detto l'avvocato Alessandro De Federicis , difensore di Giandavide De Pau, entrando a Regina Coeli dove è in programma l'interrogatorio di convalida del fermo per gli omicidi di Roma. Parlando con i cronisti il penalista ha aggiunto di avere incontrato ieri De Pau. "Non ha contezza e memoria di quello che è successo per come l'ho visto io, assente, mi sembra strano fosse in grado di organizzarsi una fuga. Dell'auto nel deposito giudiziario e del passaporto ho informazioni, so solo che il suo documento era scaduto da tempo".

    GIANDAVIDE DE PAU GIANDAVIDE DE PAU

     

    OMICIDI ROMA: DIFESA, È ANCORA CONFUSO, NON RICORDA NULLA

     (ANSA) - ROMA, 23 NOV - "Il mio assistito non ha risposto dopo le 7 ore di interrogatorio in Questura non ha voleva aggiungere nulla. E' ancora molto confuso e non ricorda nulla. La Procura contesta dell'omicidio plurimo aggravato ma senza premeditazione perché è difficilmente contestabile". Lo ha affermato l'avvocato Alessandro De Federicis, dopo l'interrogatorio di convalida di Giandavide De Pau, l'uomo accusato del triplo delitto di Roma. "In base a quanto so l'arma non è stata ancora trovata. Ho chiesto è di trovare una struttura adeguata alle sue condizioni, parliamo di una persona con disturbo della personalità borderline", ha aggiunto.

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    I DETENUTI CONTRO DE PAU "MEGLIO SE RESTA IN ISOLAMENTO"

    Alessio Campana Luca Monaco per “la Repubblica - Edizione Roma”

     

    « E' abituato a stare in cella » , dice chi lo ha visto nel carcere di Regina Coeli, dove è stato accompagnato sabato sera. Adesso è in infermeria, e « speriamo che rimanga lì» , sussurrano altri detenuti che temono di avere come compagno di "stanza" un uomo accusato di tre omicidi. Giandavide De Pau, il 51enne ex autista e guardaspalle del boss Michele Senese, ora accusato di aver ucciso giovedì le tre escort in Prati, è in isolamento nell'ottava sezione del penitenziario di via della Lungara, a Trastevere.

     

    GIANDAVIDE DE PAU GIANDAVIDE DE PAU

    Il 51enne è guardato a vista dagli agenti della polizia penitenziaria per scongiurare episodi di autolesionismo. È provato dai farmaci che gli erano già stati prescritti anni fa a causa del « disturbo antisociale della personalità » diagnosticato nel 2008, quando l'allora 37enne ha varcato le porte dell'ospedale psichiatrico di Montelupo Fiorentino. Smaltita l'abbuffata di cocaina, il Seroquel, un potente antidepressivo a rilascio prolungato, che fa parte della terapia prescritta dagli specialisti della Asl che l'avevano in cura, ha svolto la sua funzione.

     

    Prima e dopo i femminicidi di Li Yanrong, 55 anni, della sua amica e " collega" nell'appartamento in via Riboty e di massacrare Martha Lucia Torres Castaño, la 65enne colombiana ritrovata nel monolocale di via Durazzo 38, De Pau si è intrattenuto con una escort cubana, Jessica, in via Milazzo. Il 51enne avrebbe commesso i tre delitti a distanza di poche ore, tra le 10,45 e le 12.48.

     

    GIANDAVIDE DE PAU GIANDAVIDE DE PAU

    Poi avrebbe pensato di fuggire chiedendo a Jessica un passaporto, per abbandonare l'Italia. Non è ancora chiaro dove abbia pensato di andare. Quello che è apparso evidente agli investigatori della IV sezione della squadra Mobile diretti da Pamela Franconieri che si occupano della prevenzione e della repressione dei reati contro donne e minori, è che a loro avviso sussisteva il pericolo di fuga dell'indagato, uno degli elementi che hanno motivato il fermo in carcere, in attesa della convalida dell'arresto.

     

    Gli inquirenti sospettano che abbia consegnato una cifra in denaro alla donna, circa 600 euro, per acquistare un documento di identità che gli permettesse di darsi alla fuga. Un'ipotesi, quella formulata dai pubblici ministeri della procura di Roma, che potrebbe ridurre drasticamente le possibilità del 51enne romano di essere scarcerato. Oggi infatti, con ogni probabilità, durante l'udienza di convalida i magistrati proveranno a contestare anche il pericolo di fuga, un elemento che renderebbe impossibile una misura alternativa al carcere.

    LIA - UNA DELLE DUE PROSTITUTE CINESI UCCISE DA GIANDAVIDE DE PAU LIA - UNA DELLE DUE PROSTITUTE CINESI UCCISE DA GIANDAVIDE DE PAU

     

    Sarà proprio sulla capacità di intendere e di volere dell'indagato che si giocherà la partita processuale. Del resto si tratta dell'ex autista di Senese, capostipite della lunga tradizione criminale che suggerisce ai detenuti a fingersi malati di mente. Non a caso il maestro di De Pau si è guadagnato l'eloquente soprannome di " Michele ' o Pazz". I magistrati adesso cercheranno di capire se l'allievo ha superato il maestro.

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