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    CONVERGENZE PARALLELE - LA PASSIONE POLITICA E IL SENSO PER GLI AFFARI DI GREGORIO GITTI, GENERO DI GIOVANNI BAZOLI - L’AVVOCATO POTREBBE PRESENTARSI ALLE REGIONALI SICILIANE COL MOVIMENTO “LIBERI E FORTI” GUIDATO DA GASPARE STURZO (DISCENDENTE DEL FONDATORE DEL PARTITO POPOLARE) - MA COME CONSULENTE SEGUE PARTITE IN CUI TESORO, FINANZA E INDUSTRIA SI INTRECCIANO, COME QUELLA PREMAFIN-FONSAI DEL SICULO LIGRESTI…


     
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    Michele Arnese per "michelearnese.it"

    GIOVANNI BAZOLIGIOVANNI BAZOLI Gregorio GittiGregorio Gitti

    I suoi commenti non appaiono più come in passato sul Corriere della Sera. Ma Gregorio Gitti, avvocato e genero di Giovanni Bazoli, non cela le sue valutazioni su politica, istituzioni ed economia: basta andare sul sito della Fondazione Etica che ispira e dirige con Paolo Caporossi. I corsivi sferzanti sui partiti e le analisi urticanti pure contro le banche si affastellano. D'altronde l'ardore civile (o la passione politica) Gitti la coltiva chiaramente.

    GORNO TEMPINIGORNO TEMPINI

    Si dice a Milano che in questi giorni stia seguendo con un interesse che sfocia nell'afflato un movimento in fieri che si presenterà alle prossime elezioni regionali in Sicilia. Si chiama Liberi e Forti ed è capeggiato da Gaspare Sturzo, discendente del fondatore del Partito popolare. Gitti pare stia contribuendo a stilare una delle proposte a carattere locale, certo, ma che potrebbe valere a livello nazionale: un sistema di finanziamento solo privato ai partiti.

    Gaspare SturzoGaspare Sturzo

    Certo, la politica. Ma Gitti come avvocato e consulente segue partite e affari in cui Tesoro, finanza e industria si intrecciano. Si sa dei rapporti di stima e di collaborazione con l'amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini, (che non a caso fa parte della Fondazione Etica, ma non chiamatela bazoliana che un po' si inalberano i gittiani anche se il presidente di Intesa compare tra i finanziatori; modici, pare).

    Salvatore LigrestiSalvatore Ligresti

    Infatti Gitti con il suo studio legale ha tra l'altro scritto lo statuto del Fondo di investimenti della Cdp. Inoltre, si dice a Milano, segue la partita di Premafin-Fonsai come advisor di Unipol. In contrapposizione, quindi, con Matteo Arpe di Sator.
    Eppure proprio con Arpe ha salvato, per rilanciarlo, il centro studi Cer fondato da Giorgio Ruffolo. Sator e Fondazione etica, infatti, sono entrati nel capitale del Cer.
    Chiamatele, se volete, convergenze parallele.

     

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