Carlotta Scozzari per https://it.businessinsider.com/
È partito forte il collocamento tra i risparmiatori retail del nuovo Btp Italia, emesso dal Tesoro espressamente per finanziare le spese a sostegno della sanità e dell’economia annunciate dal governo di Giuseppe Conte. Soltanto nel primo giorno di collocamento, il 18 maggio 2020, la raccolta ha superato quota 4 miliardi, mentre nel primo pomeriggio del 19 sarebbero già stati oltrepassati i 3 miliardi, per una richiesta complessiva di oltre 7 miliardi.
Se si considera che il Btp Italia è in sottoscrizione fino al 20 per la clientela retail mentre il 21 sarà la volta degli investitori istituzionali, a questo punto non dovrebbe essere difficile raggiungere l’obiettivo di raccolta dei 10 miliardi di euro. Tanto per avere un termine di paragone, il cosiddetto decreto rilancio, con tutti i suoi provvedimenti, richiede risorse fresche per oltre 50 miliardi cui si somma poi tutta una serie di garanzie da altre svariate decine di miliardi.
conte gualtieri
Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche del Btp Italia, con scadenza nel 2025. Si tratta di un titolo di Stato, il cui taglio minimo acquistabile è di 1.000 euro, con cedole semestrali che offrono un rendimento reale annuo minimo garantito dell’1,40% indicizzato all’inflazione italiana così come misurata dall’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (indice Foi) al netto dei tabacchi. In più, è prevista una remunerazione del capitale dell’8 per mille lordo, ossia dello 0,8% lordo, come premio fedeltà se si tiene in portafoglio il titolo sino alla scadenza tra cinque anni.
BTP ITALIANI
In pratica, quindi, il Btp Italia fornisce all’investitore una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani. Se si pensa che nel futuro l’inflazione galopperà, ha senso investire in questo strumento. Viceversa, se si ritiene che il livello dei prezzi non aumenterà, forse potrebbe essere il caso di valutare dei prodotti alternativi.
Una recente analisi condotta da NN Investment Partners (NN IP) su un orizzonte temporale di due anni evidenzia come le aspettative per l’inflazione di base nell’area dell’euro siano scese ad appena lo 0,20% a fine aprile, dallo 0,50% di inizio marzo. “La Banca Centrale Europea – commentano gli esperti di NN IP – è attore principale di una politica monetaria globale di supporto, avendo annunciato il 12 marzo una dotazione temporanea di acquisti netti di asset per 120 miliardi di euro, seguita dall’introduzione del suo programma di acquisto di emergenza pandemica (Pepp) da 750 miliardi di euro il 26 marzo”.
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def
Secondo un’analisi di SoldiExpert, il tasso offerto attuale come rapporto rendimento/rischio, vale a dire poco meno dell’1,4% netto, ottenuto sommando all’1,4 % lordo il premio fedeltà di 0,8% annuo finale e sottraendo l’imposizione fiscale che sui titoli di Stato è del 12,5%, “non è così alto da ingolosire senza tenere conto dello scenario di un Paese come l’Italia che rischia molto nella fase 2 e fase 3 del Covid dal punto di vista della struttura produttiva e del gettito fiscale futuro”.
“Per tutte queste ragioni – notano da SoldiExpert – il rendimento offerto da questa emissione di Btp non ci fa gridare all’affare poiché quanto offerto è proprio il minimo sindacale rispetto a bond già emessi anche fra quelli ancorati all’inflazione, e che si possono acquistare magari ben sotto il nominale con qualche vantaggio fiscale sul fronte recupero minusvalenze”.
BTP ITALIA
Insomma, oltre alle già citate aspettative su una crescita dei prezzi al consumo nei prossimi cinque anni, SoldiExpert indica due principali motivazioni che potrebbero guidare la sottoscrizione del Btp Italia: una prima più “patriottica” e più sentimentale “e quindi più di cuore che di cervello”; e una seconda ragione “se si detengono già altri titoli di Stati italiani e si vuole fare un arbitraggio cambiando ‘cavallo’ e scegliendo questo bond che ha un’opzione almeno sullo scenario di una salita dell’inflazione (ipotesi bassa secondo gli esperti ma proprio per questo magari da non trascurare del tutto) e rispetto a un tasso fisso di pari scadenza come direbbe Vasco Rossi ‘un senso ce l’ha’”.
BTP ITALIA