coronavirus
I morti sono aumentati del 33,1% passando da 148 a 197 (+49). Rispetto al totale dei contagiati la percentuale di morti è del 4,25%. E' quanto risulta dai dati resi noti dalla Protezione Civile. I guariti sono aumentati nelle ultime 24 ore del 26,3% (+109 passando da 414 a 523 persone), con un'incidenza sul totale dell'11,28%. Infine, l'aumento dei malati in terapia intensiva è del 31,7% (+111, passando da 351 a 462 ricoverati). Protezione civile: aumentano i pazienti in terapia intensiva (+32%). 778 nuovi casi, 523 guariti e 49 morti in più I casi totali di persone che hanno contratto il coronavirus in Italia sono 4.636, in aumento di 778 unità rispetto a ieri.
Particelle del coronavirus SarsCov2 sulla superficie di una cellula
I morti fino ad ora sono 197 (49 in più nelle ultime 24 ore), mentre i guariti sono 523, in aumento di 109 rispetto a ieri. I pazienti attualmente positivi sono 3.916 in aumento di 620 unità. Si registra anche un aumento del 32% dei pazienti in terapia intensiva, saliti da 351 a 462. Attualmente si trova in terapia intensiva il 12% delle persone positive. È Il bilancio diffuso oggi alle 18 dalla protezione civile. Per il coronavirus in Italia «i guariti sono l'11,28% del totale dei contagiati, i morti il 4,25%» ha detto il commissario Angelo Borrelli
Fmi: contro epidemia sgravi fiscali a imprese e cittadini e aumento spesa sanitaria
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La priorità per i governi è prevenire la diffusione del coronavirus e curare chi lo ha contratto: un aumento della spesa sanitaria deve esserci a prescindere dalla spazio di bilancio per agire che gli Stati hanno. L
o afferma il Fmi indicando quali potrebbero essere le strade da seguire per i governi alle prese con l'emergenza e le sue ricadute economiche. «Spendere per prevenire, contrarre, curare e contenere il virus e per offrire servizi di base alle persone in quarantena e alle aziende colpite», mette in evidenza il Fmi, secondo il quale è utile offrire sgravi fiscali alla gente e alle aziende che non possono permettersi di pagare.
coronavirus aggiornamento 6 marzo
PANDEMIA DI CORONAVIRUS