Adriana Bazzi per il “Corriere della Sera”
plaquenil DONALD TRUMP E' UNA BISTECCA
Ma da dove nasce l' originale (e, per certi versi, curiosa) idea che antimalarici, come la clorochina e la sua cugina idrossiclorochina, farmaci usati anche per combattere malattie autoimmuni, come l' artrite reumatoide o il lupus eritematoso sistemico, possano essere utili nel prevenire l' infezione da coronavirus? La Covid è una malattia virale, respiratoria, che niente avrebbe in comune con la malaria, provocata da un parassita trasmesso dalle zanzare, o con malattie autoimmuni dove l' organismo viene aggredito dal suo stesso sistema immunitario con danni alle articolazioni, alla pelle e ad altri organi.
didier raoult 5 giovanni di perri infettivologo ospedale amedeo di savoia torino
Lo vediamo fra poco, ma intanto Donald Trump ha adottato il farmaco come prevenzione, tanto che (dice) se ne prende una pastiglia al giorno, e il ricercatore marsigliese Didier Raoult, peraltro molto stimato dalla comunità scientifica e anche dal presidente francese Emmanuel Macron, ne è diventato il profeta. Cerchiamo allora di mettere un po' di ordine in questa vicenda con l' aiuto di Giovanni Di Perri, professore di Malattie infettive all' Università di Torino, e con un occhio alla letteratura scientifica che, su questa terapia, ha molte perplessità, soprattutto perché non è priva di effetti collaterali.
idrossiclorochina
Intanto una precisazione: ma clorochina e idrossiclorochina (quest' ultima, tanto per intenderci, ha il nome commerciale di Plaquenil) sono due molecole paragonabili come effetti? E quali effetti hanno? «Sostanzialmente sono due molecole simili - commenta Di Perri -. E hanno una particolarità: si concentrano tantissimo nelle cellule dell' organismo e hanno un' azione antivirus. Proprio per questo erano state studiate anche per contrastare l' Hiv, il virus dell' Aids».
donald trump senza mascherina 5
Forti di queste osservazioni, i ricercatori le hanno sperimentate anche nella Sars, la sindrome respiratoria da coronavirus che si era diffusa nel 2002-2003 dalla Cina in altri Paesi, provocando almeno 8 mila contagi. E le stanno riproponendo anche per arginare il Sars-CoV-2.
didier raoult 1
Tutto questo non deve stupire: di fronte alla nuova emergenza del coronavirus, contro il quale, al momento, non si hanno terapie specifiche e tanto meno un vaccino, si sta provando di tutto. Ecco quindi le proposte, via via messe in atto, di sfruttare antivirali (quelli già usati contro il virus dell' Aids) o farmaci che contrastano l' eccessiva risposta infiammatoria dell' organismo contro il coronavirus (la cosiddetta tempesta citochinica) o anticoagulanti (perché questo virus provoca trombi nei vasi sanguigni) o il plasma immune dei soggetti guariti (una terapia che si è sempre praticata).
PLAQUENIL
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E anche la clorochina. Sta adesso agli studi dimostrare quelle più efficaci L' Aifa, l' Agenzia italiana per il farmaco, ha autorizzato l' uso dell' idrossiclorochina off label, cioè al di fuori delle indicazioni per cui è registrata ed è in commercio. Ma quanto viene usata in Italia? «Sì - conferma Di Perri - si sta usando in diversi centri. Nella cura soprattutto, non nella prevenzione». Anche perché la letteratura scientifica segnala importanti effetti collaterali. Lo testimoniano alcuni studi pubblicati sul Journal of American Medical Association . «Il farmaco può provocare aritmie, anche gravi, soprattutto in persone predisposte», conclude Di Perri. La morale è che al momento si sta procedendo a tentoni e ci si aspetta, dalla ricerca sul campo, di vedere come va. Giorno per giorno.
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