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    “HO SUPPLICATO IL DIRETTORE DEL SUPERMERCATO DI TENERMI UN PO’ DI CARTA IGIENICA DA PARTE” - HEATHER PARISI RACCONTA IL SUO ISOLAMENTO A HONG KONG PER VIA DEL CORONAVIRUS: “NON CI SI BACIA, NON CI SI ABBRACCIA E NON CI SI STRINGE LA MANO. LA MIA VITA SOCIALE  È RIDOTTA AI MINIMI TERMINI” - “CHIUNQUE ABBIA UN LAVORO DI UFFICIO LAVORA A CASA. IO TRASCORRO IL TEMPO A LEGGERE, CUCINARE E SOPRATTUTTO A…”


     
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    ?? Molti mi chiedono come e quanto sia diversa la nostra vita dopo l'esplosione del #coronavirus Sarò sincera. Io ho sempre amato stare a casa, a leggere, a cucinare ad insegnare ai miei gemelli. E per questa ragione le nostre abitudini non sono assolutamente cambiate. In compenso, è lo stile di vita della gran parte dei cittadini di Hong Kong ad essere cambiato diventando molto più simile al mio. Infatti, la gente esce pochissimo e in gran parte lavora da casa. Questo accade per tutti gli impiegati pubblici, per la quasi totalità delle società finanziarie, per gli studi legali, per i commercialisti e per gli uffici amministrativi. Per coloro che sono costretti a lavorare in ufficio, è previsto il controllo della temperatura ogni volta che entrano dall'esterno. Gli studenti svolgono le loro lezioni da casa collegati via computer con gli insegnanti e i loro compagni in una sorta di classe virtuale. Tutti indossano la mascherina e si disinfettano le mani all'entrata di ogni edificio pubblico. Gli ascensori e le scale mobili vengono sterilizzate ogni due ore. Non c'è panico, nè isteria, ma la consapevolezza che solo con il contributo di tutti indistintamente, questa epidemia può essere sconfitta. Se c'è una città che è preparata ad affrontare una simile situazione, questa è senz'altro Hong Kong e il numero circoscritto di malati, nonostante la vicinanza con la Cina, è lì a dimostrarlo. ? H* #heatherparisi #umberto #hkkids @elizabeth_parisi_anzolin_ @dylan_parisi_anzolin #hklife #hktwins #amolamiavita

    Un post condiviso da Heather Parisi ? (@heather__parisi) in data:

     

    HEATHER PARISI A «OGGI»: «LA MIA VITA IN CINA NELL’INFERNO DEL CORONAVIRUS»

    Anticipazione da “Oggi”

     

    HEATHER PARISI CON LA MASCHERINA HEATHER PARISI CON LA MASCHERINA

    «La mia vita ai tempi del Coronavirus si svolge tra il tinello e la cucina di casa. Trascorro il tempo a leggere, a cucinare e soprattutto a insegnare ai miei gemelli che fanno home-schooling dall’età di cinque anni», scrive Heather Parisi in un’ampia testimonianza pubblicata da «Oggi» in edicola da domani.

     

    heather parisi a hong kong con la mascherina heather parisi a hong kong con la mascherina

    La ballerina dal 2010 vive a Hong Kong con il marito e i due figli e racconta nei dettagli sulle pagine del settimanale come si vive vicino all’epicentro del virus che spaventa il mondo intero. «Gli  impiegati pubblici, quelli delle società finanziarie e degli studi legali lavorano da casa; in pratica chiunque abbia un lavoro di ufficio. E siccome la maggior parte dell’impiego a Hong Kong è nel terziario, di fatto è l’intera città a starsene a casa... Gli studenti frequentano le lezioni da casa in remoto, utilizzando il computer e rispettando l’obbligo, quando sono collegati, di vestirsi in maniera appropriata e, rigorosamente, senza indossare il pigiama.

    COPERTINA OGGI 20 FEBBRAIO 2020 COPERTINA OGGI 20 FEBBRAIO 2020

     

    Così, oltre al diritto allo studio, sono salvi anche la disciplina e la forma, che da queste parti hanno una certa importanza. Ascensori e scale mobili vengono sterilizzati ogni due ore e tutti si disinfettano le mani prima di entrare in un edificio pubblico. Per chi è costretto a lavorare in ufficio, è previsto il controllo della temperatura prima di entrare. In realtà», scrive Heather su «Oggi», «la temperatura oramai viene misurata ovunque.

     

    HEATHER PARISI E IL MARITO A HONG KONG CON LA MASCHERINA HEATHER PARISI E IL MARITO A HONG KONG CON LA MASCHERINA

    È necessario farlo per accedere a qualsiasi club privato, così come per andare dal parrucchiere o al ristorante. Io la misuro anche a chi viene a trovarmi a casa, benché la mia vita sociale sia ridotta davvero ai minimi termini. Fino a oggi non ho ancora respinto nessuno sulla porta di casa e non sono stata respinta da nessuno, ma dovreste vedere la paura e l’imbarazzo negli occhi di ciascuno durante l’attesa del responso della misurazione».

     

    heather parisi a live non e' la d'urso 4 heather parisi a live non e' la d'urso 4

    La Parisi spiega anche le regole sanitarie che tutti stanno adottando: «Non ci si bacia, non ci si abbraccia e non ci si stringe nemmeno la mano… La prevenzione e l’attenzione ai minimi dettagli è talmente invasiva da entrarti fin dentro agli aspetti più intimi e privati della vita quotidiana, fin dentro al bagno di casa. In questi giorni, ogni condominio ha fornito ai suoi inquilini un prontuario per l’uso nientepopodimeno che del WC. È stato infatti rilevato che il virus può trasmettersi anche attraverso la nebulizzazione delle acque utilizzate nel WC».

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    Heather racconta inoltre che certi prodotti sono introvabili e razionati. «Ho supplicato il direttore del supermercato sotto casa di tenermi un po’ di carta igienica da parte, ma quando è stato il momento di ritirarla, non ce l’ho fatta a tenerla tutta per noi e, come fanno i bambini a scuola con le merendine, ho finito col dividerla con indiani, cinesi e filippini che ne avevano bisogno come e più di me. I prodotti per davvero razionati sono, oltre alle mascherine, i disinfettanti e l’alcool. Non se ne possono acquistare più di due confezioni a testa. Mio figlio Dylan Maria ha il fiuto nel trovare la fila giusta nei negozi giusti! A volte scompare di casa e, preoccupata, chiedo a sua sorella Elizabeth dove sia andato. Dopo un paio di ore se ne torna orgoglioso con qualche confezione di disinfettante: «Mummy, I bought two! Mamma, ne ho comprati due!». Io lo bacio commossa e felice, perché la felicità ai tempi del coronavirus è anche un bottiglia di disinfettante in più».

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