spike lee oscar 2019
Spike Lee intervistato da Variety commenta la decisione, ufficializzata ieri sera, che l'edizione del festival di Cannes 2020 è slittata a data ancora da destinarsi, ma sicuramente non si svolgerà nelle date previste, cioé dal 12 al 23 maggio, a causa dell'emergenza coronavirus. "Sono d'accordo al 100% - ha detto il regista che è il Presidente di giuria di questa edizione - Il mondo è cambiato e sta cambiando ogni giorno. Le persone muoiono e il Presidente francese ha detto più volte, sto parafrasando, "siamo in guerra, siamo come in tempo di guerra".
cannes
spike lee e la moglie tonya
"Le cose che amiamo come il cinema, la tv, lo sport, l'NBA, il baseball devono fare un passo indietro. Tante cose sono slittate e io sono d'accordo con questo cambiamento". E a proposito dell'ipotesi che il festival si svolga a fine giugno, inizio luglio il regista - che compie oggi 63 anni - dice che si renderà disponibile: "Non dimentichiamoci che è il festival più grande del mondo e io sarò il primo presidente nero". "Non posso far finta di sapere cosa succederà domani. Tutti devono pregare, inginocchiarsi perché possiamo uscire da tutto questo, per trovare un vaccino e tornare in piedi dal punto di vista fisico, emotivo e finanziarmente. Non si tratta di uno scherzo, non parliamo di film. Le persone stanno morendo".
SPIKE LEE spike lee si veste di viola SPIKE LEE 1 spike lee 1