Silvia Fumarola per la Repubblica
COSTANZO
Maurizio Costanzo viene evocato più volte nella serie "1993" trasmessa da Sky; fa parte del cerchio magico di Silvio Berlusconi.
Nella fiction la soubrette Miriam Leone smania per andare al suo talk show. La sera in cui finalmente va ospite al teatro Parioli, viene coinvolta (è una trovata della sceneggiatura) nell' attentato di Via Fauro, il 14 maggio 1993. «Stefano Accorsi è un mio amico» dice Costanzo «sono anche andato al doppiaggio per rifare le voci che gli servivano, ma no, non ho visto molto. Non voglio rivivere l' attentato che ha coinvolto me e Maria. Uno la storia la vuole fare, non la vuole rivedere».
Era vicino a Berlusconi in quegli anni. In "1993" appare dubbioso prima di candidarsi. Andò proprio così?
«Ci pensò a lungo. Credo che sentisse molto forte la pressione delle banche. Ma quando decise di "scendere in campo" i dubbi erano spariti. Convocò Giuliano Ferrara e me per comunicarcelo ».
1993
Lei cosa gli disse?
«Che mi dispiaceva molto perché lo apprezzavo come editore, ma che non l' avrei votato come politico».
E lui come reagì?
«Sapeva come la pensavo. Mi giustificava con i suoi: "Costanzo è di sinistra, almeno mi dice che combinano". Non era vero ma così gli sembrava di tutelarmi».
Nella serie il suo talk show è il programma dove tutti volevano andare. Le sono stati imposti molti ospiti?
«No, una sola volta in vent' anni: un pittore. In tanti ambivano a venire, avevo la fila.
MAURIZIO COSTANZO BALLA IL CHA CHA CHA CON AMBRA ANGIOLINI
Una rottura di scatole gigantesca. Devo molto a Berlusconi. Il Maurizio Costanzo show è diventato quotidiano grazie a lui. Lo facevo in versione settimanale per Mondadori. Quando comprò un pezzo della Mondadori televisiva, mi disse: "Le faccio un contratto in esclusiva ma deve andare in onda tutti i giorni". Gli dissi di sì e fu la mia fortuna».
Vi faceva davvero trovare la tuta per fare footing con lui?
«Sì sì. Ma a me non l' ha mai chiesto. Mai messo né posseduto la tuta».
In una scena Berlusconi chiama Biscardi dalla cucina di un locale: faceva cose così?
«È imprevedibile. Guardi, io gli sono affezionato, Berlusconi - chi non lo pensa si rassegni - nel bene e nel male, da premier e da non premier, da editore, è un uomo che ha lasciato il segno».
Il cerchio magico è quello che mostra la fiction?
1993 serie sky
«Sì. C' erano Gianni Letta, Confalonieri e Dell' Utri, poi Andreani. Ma guardi che Berlusconi era piacevole. Lo vedevo quasi tutte le settimane, mi faceva andare a casa sua a Roma alle 8 di mattina. Teneva un blocco in mano. Parlavamo di tv e di vita, non di politica. Si appuntava le cose che gli interessavano».
L' ha intervistato anche al Costanzo show.
«Tre volte. E tutte le volte era agitatissimo. Voleva sapere cosa gli avrei chiesto. Poi si prendeva la scena».
Che rapporto avevate?
«Ottimo e stretto. Quando gli prese la mania di far cantare Apicella, una sera venne a cena da me e lo portò».
berlusconi con gli amministratori di forza italia 6
Fu un concerto indimenticabile?
«Sulla musica non mi pronuncio, ma gli editori fanno anche di peggio».
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