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    COVID Y TAPAS - IL CORONAVIRUS RIACCELERA IN SPAGNA: 201 FOCOLAI - E’ IL SECONDO PAESE IN EUROPA PER RECRUDESCENZA DEL VIRUS - GLI EPICENTRI A BARCELLONA E LLEIDA. INCIDENZA DEI CONTAGI TRIPLICATA NELLE ULTIME SETTIMANE ANCHE SE LA CURVA DEI RICOVERI È BASSA - COSA HA RIACCESO L’EPIDEMIA? SCARSO USO DELLE MASCHERINE, LUOGHI CONTAMINATI, ZERO DISTANZE DI SICUREZZA NEI LOCALI NOTTURNI E IN SPIAGGIA. E LA RIPARTENZA DI FESTE IN FAMIGLIA, CERIMONIE, SAGRE PAESANE…


     
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    Elisabetta Rosaspina per www.corriere.it

     

    fine del lockdown in spagna fine del lockdown in spagna

    Il coronavirus ha ripreso vigore in Spagna, dove le autorità tentano disperatamente di contenerne la diffusione senza tornare a imporre un lockdown completo nelle comunità autonome più colpite: Catalogna (+590 casi in 24 ore), Aragona e Paesi Baschi. Nei grafici dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, la Spagna è il secondo Paese dell’Unione Europea (dopo il Lussemburgo) per recrudescenza del Covid-19.

     

    Il bilancio

    A oggi il bilancio totale fornito dal ministero della Sanità è di 264.836 infettati, dall’inizio della pandemia, e di 28.422 vittime. Dal 10 maggio, da quando cioè la diffusione del virus pareva finalmente sotto controllo e sono state allentate le misure restrittive mantenute per tre mesi, al 17 luglio sono stati individuati altri 25.618 casi, dei quali 4.581 soltanto nell’ultimo fine settimana. I focolai attivi sono al momento 201, con Barcellona e Lleida come epicentro.

    distribuzione mascherine a madrid distribuzione mascherine a madrid

     

    Le ultime cifre ufficiali segnalano un’impennata che ha portato l’incidenza dei contagi sulla popolazione a triplicare nelle ultime settimane: dai 7-8 casi ogni centomila abitanti, conteggiati verso la fine di giugno, ai 27 attuali. Con punte allarmanti in Aragona dove si contano 160 casi ogni centomila abitanti, in Catalogna (84,5) e nel Paese Basco (35,5 ieri, ma erano 16 venerdì scorso). Il quotidiano El Mundo avverte che si tratta di una «trasmissione silenziosa» giacché il 60-70% dei nuovi positivi sono completamente asintomatici, o con sintomi molto lievi.

     

    Ambienti contaminati

    distribuzione mascherine a valencia distribuzione mascherine a valencia

    Vengono scoperti durante i controlli precauzionali, per esempio perché hanno frequentato ambienti contaminati, ma non sono meno contagiosi dei sintomatici. La metà dei nuovi positivi non sa dove si sia contagiato, riferisce La Vanguardia, citando un’indagine della Red Nacional de Vigilancia Epidemiológica e dell’Instituto de Salud Carlos III. E il 66% è di età compresa tra i 15 e i 59 anni.

     

    Il ministro della sanità, Salvador Illa, ha indicato che una parte dei focolai attivi sono stati localizzati tra i lavoratori stagionali impiegati nella raccolta della frutta, ma il virus ha approfittato per propagarsi anche di un netto abbassamento della guardia tra i giovani, stanchi di mascherine e distanze di sicurezza nei locali notturni e in spiaggia. Oppure delle feste in famiglia, di celebrazioni, cerimonie, sagre paesane.

    coronavirus spagna 1 coronavirus spagna 1

     

    Nuovo confinamento?

    Prima di considerare la possibilità di un nuovo, drastico confinamento, la Catalogna è passata nelle scorse settimane a contromisure circoscritte, isolando per esempio oltre 200 mila persone nella zona di Lleida, vietando raduni di più di dieci persone a Barcellona e rendendo l’uso della mascherina obbligatorio indipendentemente dalla distanza interpersonale. Ma la paura e i livelli di prudenza sembrano in costante diminuzione e nel week end il lungomare della città era affollatissimo.

     

    Sport

    coronavirus spagna 2 coronavirus spagna 2

    Anche gli incontri sportivi sono monitorati: una partita tra club della seconda divisione, il Deportivo La Coruña e il Fuenlabrada, è stata rinviata ieri sera perché sei giocatori della squadra madrilena sono risultati positivi al Covid-19. La buona notizia, per concludere, è che nei reparti dedicati degli ospedali spagnoli la situazione è ancora relativamente calma. La curva dei ricoveri non segue quella dei contagi. E, per ora, «non abbiamo situazioni di stress» ha assicurato nel suo bollettino quotidiano María José Sierra, portavoce del CCAES, il Centro di coordinamento degli allarmi e delle emergenze sanitarie.

    coronavirus spagna coronavirus spagna

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