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    SCOPATE E MOLTIPLICATEVI - NEL VIETNAM COMUNISTA LO STATO ENTRA NELLE MUTANDE DEI CITTADINI PER CONTRASTARE IL CALO DELLE NASCITE: INCENTIVATA L'APERTURA DI CLUB DI INCONTRI E IL SITO WEB DELLE AUTORITÀ PROMUOVE LE "CONSULENZE MATRIMONIALI" - PREVISTE PENALIZZAZIONI PER CHI NON SEGUE IL "CONSIGLIO" GOVERNATIVO E SI SPOSA DOPO I 30 ANNI - FISSATA A 35 ANNI L'ETÀ MASSIMA DELLE DONNE PER AVERE IL SECONDO FIGLIO...


     
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    Raimondo Bultrini per “la Repubblica”

     

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    Crescete e moltiplicatevi. È l' esplicito invito del primo ministro del Vietnam comunista, Nguyen Xuan Phuc, che sull' onda dell' entusiasmo per aver sconfitto - primo tra gli asiatici - il coronavirus, si è rivolto ai suoi cittadini affinché facciano figli per il bene della nazione, annunciando speciali bonus ai futuri papà e mamme che lo faranno in giovane età. Le decisioni prese al massimo livello e comunicate a fine aprile, assegnano al Comitato Centrale il ruolo di paraninfo, di un vero e proprio cupido tra le cui frecce sono stati inclusi decreti come quello sulla creazione di "luoghi d' incontro" per i candidati sposi, facilitazioni per rette di asili, scuole e appartamenti. Ma sono previste anche penalizzazioni per chi non segue il consiglio governativo e si sposa dopo i 30 anni, come ha spiegato il premier in fondo al testo del suo comunicato pubblico col quale fissa a 35 anni l' età massima delle donne per avere il secondo figlio.

     

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    Il suo decreto indica la necessità di mantenere un tasso di fertilità totale compreso tra i 2 e i 2,2 bambini per ogni donna (oggi è del 2,04), aumentandolo «nelle aree dove è attualmente troppo basso e viceversa ». Ma è proprio sul viceversa che sono sorti i dubbi di organizzazioni umanitarie e dissidenti. Nel piano di aiuti alle coppie annunciato da Nguyen non c' è accenno al come si farà a convincere le genti di antiche etnie e regioni "eccessivamente" prolifiche a ridurre il numero di figli, spesso indispensabili per garantire il diritto sancito dalla costituzione a ereditare l' usufrutto delle terre. Gruppi popolosi spesso con un milione di anime ciascuno hanno subìto in passato la forte pressione demografica - e parecchi abusi - della maggioranza Kinh, o Viet, l' 85% dei 95 milioni di abitanti. Tra questi i Cham (di origine islamica) i Khmer Krom indo- buddhisti, i Montagnard, o Degar, in alte percentuali seguaci del cristianesimo come i Hmong.

     

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    Altri vedono dietro alla mossa del partito anche un tentativo di mantenere salda l' etnia di maggioranza per frenare la minaccia sempre più incombente di una nuova potenziale "invasione" han cinese, come quelle ben impresse sui libri di storia dove si insegna a diffidare del più popoloso paese dell' Asia sotto qualunque bandiera si presenti.

    È stato grazie a questo scetticismo che ha subito convinto politici e scienziati vietnamiti a mobilitarsi per monitorare i contagi di coronavirus previsti in arrivo.

     

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    Per ora è solo una coincidenza il fatto che l' invito ufficiale a fare più figli giunga all' apice di questa battaglia apparentemente vinta anche grazie ad app di tracciamento scaricate da gran parte della popolazione senza proteste. Il partito sa bene che è nel Dna della sua gente la disponibilità a unirsi nei momenti di emergenza. Ora bisognerà vedere se seguiranno anche le nuove direttive. Il primo ministro affida alle autorità locali la scelta del tipo di club di incontri - bar, sala da tè, discoteche. Saranno impiegati consulenti matrimoniali per incoraggiare i fidanzamenti e spiegare alle coppie i vantaggi di avere due figli in età giovanile in cambio di accesso prioritario alle scuole, sostegno finanziario e alloggi sociali. Per chi si attarda, le istruzioni prevedono un innalzamento dei «requisiti per ottenere il contributo sociale». I vietnamiti tra 15 e i 64 anni sono il 68% della popolazione. La popolazione è cresciuta di 10,4 milioni tra il 2009 e il 2019, e secondo l' Oms i giovani fanno in media sesso per la prima volta tra i 16 e i 17 anni, con l' effetto di un tasso di aborti tra i più alti del mondo.

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