Carlo Cracco e Gualteri Marchesi
Lady Coratella per Dagospia
C'è modo e modo di sfruttare il successo mediatico e far quattrini. Quello più corretto e sostenibile dovrebbe mantenere il filo della coerenza e della buona fede, oltre a preservare il proprio nome e la propria faccia dallo sputtanamento pubblico.
Se Crik-Crok Cracco grazie alla fama in TV può far vendere qualsiasi prodotto commestibile sotto la bandiera dell'alta qualità, va a finire che i grandi prodotti italiani - fra cui i presidi, che qualcuno un po' più disinteressato al fascino degli schèi difende da tempo - non si distinguono più dall'industria; coi risultati che potete immaginare.
CRACCO FRECCIAROSSA
La grande industria alimentare ha i soldi per finanziare la propria visibilità e pagare lauti compensi a testimonial apparentemente più credibili di altri nel garantire, con un sorriso telegenico e una barbetta taglio sashimi, l'effettiva alta qualità dei cibi.
Che cos'è l'alta qualità cui si riferisce Crik-Crok Cracco sulla confezione del menu di Frecciarossa che porta la sua firma e contiene un vino bianco di cui non si sa il nome, un sacchetto di patatine fritte (queste note, sì!) una torta caprese dichiaratamente piena di coloranti e un club sandwich col tacchino a coriandoli e la maionese al the verde (al the verde???)
CRACCO FRECCIAROSSA
Immagino si tratti di ingredienti di alta qualità, lo dichiara Cracco su quella scatola che costa 18 euro e io vorrei fidarmi di Cracco perché ha un nome da difendere.
Non sarebbe forse il caso di chiarire cosa intendiamo per alta qualità e per "eccellenza"?
Se non esiste una scala di riferimento, la differenza fra alto e basso rimane un valore soggettivo liberamente attribuito dal volto più famoso il quale, siccome fa il cuoco ed è stellato Michelin, può sembrare più affidabile di altri.
CRACCO FRECCIAROSSA
Che un cuoco star della TV si venda come testimonial di prodotti non è una novità e poco importa. Ma attenzione ai dettagli, perché quel club sandwich sapeva di pancarrè industriale, quello conservato nei sacchetti - certamente conforme alle leggi sui prodotti alimentari - ma per corrispondere al concetto di alta qualità dovrebbe perlomeno chiarire di cosa stiamo parlando.
CARLO CRACCO NELLO SPOT DELLE PATATINE
Nel frattempo Crik-Crok Cracco piazza il suo bel faccione un po' su tutto e il pubblico gli da retta.
In barba alle piccole produzioni tradizionali, alla valorizzazione dei territori, alla salvaguardia di un patrimonio produttivo artigianale in estinzione e alla tradizione della nostra cucina ricca di materie prime che abbiamo solo noi.
carlo cracco con la moglie rosa fanti
Siete disposti ad associare il concetto di alta qualità alla grande industria? E allora ha ragione Cracco.
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