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1. MICHELIN, UNA GUIDA IMMOBILE CHE NON SI ESPONE
Cristiana Lauro per Dagospia
L’edizione italiana della Guida Michelin 2019 è stata presentata a Parma senza grosse novità - tanto per cambiare - perché è vero che l’Italia si conferma la seconda potenza gastronomica del mondo, ma resta sempre un po’ troppo indietro rispetto alla Francia, guarda caso.
L’impressione generale è di una guida un po’ immobile che non si espone e non prende posizione per qualcuno che lo meriti e ce ne sono tanti. Ancora una volta una guida giocata in difesa, priva di vere anticipazioni di talenti.
Oltretutto sfido chiunque, se diamo un’occhiata anche sommaria ai ristoranti con una stella, a non riscontrare un divario enorme, una distanza siderale fra alcuni di loro - seppur eccellenti - non sempre paragonabili.
I ristoranti stellati in Italia quest’anno sono 367 e con l’ingresso di Uliassi a Senigallia (AN) i Tre Stelle diventano dieci in tutto, esattamente quanti ne aveva la sola città di Parigi lo scorso anno. Ma l’edizione francese non è ancora uscita. Staremo a vedere, ma non investirei sulla scommessa di un ulteriore aumento della distanza fra Italia e Francia, non la quotano neanche.
Ecco i dieci ristoranti che si sono aggiudicati le tre stelle
Piazza Duomo ad Alba (CN)
Da Vittorio a Brusaporto (BG)
St. Hubertus, a San Cassiano (BZ)
Le Calandre a Rubano (PD)
Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN)
Osteria Francescana a Modena
Enoteca Pinchiorri a Firenze,
La Pergola dell’ Hotel Cavalieri Hilton a Roma,
Reale a Castel di Sangro (AQ)
Uliassi a Senigallia (AN)
2. GUIDA MICHELIN: ULIASSI, FELICE DA AVERE CUORE IN ZUCCHERO
(ANSA) - Mauro Uliassi, lo chef di Senigallia appena entrato nella schiera delle dieci Tre stelle Michelin della Guida Italia 2019, è così felice da citare due amici: la conterranea giornalista Emanuela Audisio che scrisse, Uliassi la cita a memoria, "la gioia è una doccia di stupore che vorrei non finisse mai", e un amico napoletano che per congratularsi ha detto "tengo 'o core into 'o zucchero".
E Uliassi oggi ha fatto un tuffo nello zucchero, nella panna, nella dolce vita per un riconoscimento subito dedicato alla famiglia e allo staff e ai nuovi piatti perché "non ho un piatto del cuore - ha detto - il piatto migliore è quello che ti porta avanti e viene sempre meglio". Il primo tributo arriva da Massimo Bottura: "Mauro, il nuovo tristellato Michelin, è un uomo che ha lavorato tutta la vita dedicandosi alla qualità. E dimostra a tutti i giovani che se si segue una strada con passione e dedizione ogni obiettivo è possibile".
Lo chef marchigiano si schernisce dicendo "faccio esattamente quello che mi piace. Abbiamo aperto negli anni '90, con leggerezza ma anche con la certezza che lavorando 24 ore al giorno entro tre anni potevi rientrare dell'investimento e poi pensare a crescere. Ancora oggi preservo la leggerezza: siamo chiusi tre mesi l'anno - ha precisato Uliassi - e chiusi tre giorni la settimana. Penso che le persone si realizzano attraverso l'amore e nel lavoro. Io ho avuto la fortuna di avere entrambe, facendo molta attenzione a conservarli. Oggi tuttavia il lavoro è più difficile, ci sono tante incertezze economiche e un imprenditore ne risente, ma la passione resta tutta. E da' felicità".
3. GUIDA MICHELIN: CRACCO NON RICONQUISTA SECONDA STELLA
(ANSA) - Lo chef Carlo Cracco non riesce a riconquistare la seconda stella nella Guida Michelin Italia 2019, con il nuovo locale a Milano in galleria Vittorio Emanuele II, segnalato pero' per l'eleganza e comunque meritevole di una stella Michelin. Penalizzata quest'anno un'altra icona del lusso a Milano: il ristorante Armani perde la sua stella Michelin.
Mentre la nuova edizione della 'Rossa' ha premiato tre volte la star televisiva Antonino Cannavacciuolo per il suo ristorante a Orta San Giulio, Villa Crespi, che conferma le due stelle Michelin, e ottengono la prima stella Michelin anche i suoi locali più informali: Il Cannavacciulo Cafè e Bistrot con lo chef Vincenzo Manone e il Cannavacciuolo Bistrot a Torino. Heinz Beck celebra la doppietta, con le tre stelle alla Pergola a Roma e la prima stella nel suo ristorante a Taormina.
GUIDA MICHELIN: PRIMA STELLA A MATERA, NAPOLI DA RECORD
(ANSA) - Cambia la geografia dei ristoranti che ''meritano una deviazione'': ci sono 29 novità a 1 stella per un totale di 318 ristoranti, mentre rimane invariato (39) il numero di ristoranti a due stelle e dieci sono quelli a tre stelle con la novità di Mauro Uliassi a Senigallia. Questo quanto emerge dalla nuova edizione della Guida Michelin Italia 2019, presentata a Parma che annovera un totale di 367 ristoranti stellati. Arriva la prima stella lucana, a Matera che il prossimo anno sarà capitale della cultura. La conquista Vitantonio Lombardo, uno chef di talento che dopo esperienze fuori è tornato a lavorare nella sua terra d'origine e nel suggestivo Sasso Barisano.
Al Sud, ancora una volta assente dalla squadra delle tre stelle, arriva una nuova stella in Calabria al ristorante Quafiz delle chef Nino Rossi a Santa Caterina d'Aspromonte. Mentre in Sardegna, a Porto Cervo (Sassari) Italo Bassi riconquista la stella al ristorante ConFusion Lounge. A Verona invece ritrova l'antico splendore 'I 12 apostoli di Mauro Buffo che rappresenta la quarta generazione. Cambio al vertice tra le province: Napoli conquista la vetta con 24 ristoranti, Roma passa in seconda posizione, mentre Bolzano riconquista il terzo posto. A seguire Milano e Cuneo.
cannavacciuolo stadio olimpico
La Lombardia è la regione più stellata con 60 ristoranti, Il Piemonte va in seconda posizione con 45, mentre la Campania si colloca al terzo posto. A perdere una stella sono Stazione di Posta a Roma; Antica Osteria del Cameli nel bergamasco; La Conchiglia ad Arma di Taggia (Im); San Giorgio a Cervia; Emilio a Fermo; Ilario Vinciguerra a Gallarate, La Clusaz in Val d'Aosta; Castel Fregsburg a Merano; Armani a Milano; Antonello Colonna a Roma; Magnolia a Roma; Dopolavoro a Venezia.
4. GUIDA MICHELIN ITALIA, NEL 2019 SARÀ PRESENTATA A PIACENZA
(ANSA) - Nel 2019 la 65/ma edizione della Guida Michelin Italia sarà presentata a Piacenza. La prossima edizione, ha annunciato il direttore comunicazione di Michelin Italia Marco Do, sarà presentata ancora nella Food Valley ma in tour lungo la via Emilia. "Siamo a Parma, e fa tre - ha detto Do - Ci siamo stati benissimo e oggi cerimonia Michelin Star Revelation 2019 si svolge all'Auditorium Paganini, a firma Renzo Piano, che ben sintetizza tradizione e innovazione.
Quello spirito che sa esprimere Parma, e quello che è la nostra guida. Nei prossimi tre anni rimaniamo nella Food Valley ma in tour che vedrà in primavera presentare a Reggio nell'Emilia un nuovo prodotto Michelin, mentre la guida 2020 sarà presentata a Piacenza, per poi tornare nel 2020 di nuovo a Parma per una presentazione di una iniziativa". Sulla base di una legge regionale, Parma, Piacenza e Reggio Emilia scelgono così di affrontare insieme la sfida competitiva dove il turismo rappresenta una leva fondamentale per la crescita economica.
"Le tre città emiliane non si strappano i turisti - ha detto il sindaco di Parma Federico Pizzarotti - ma fanno squadra per valorizzare comparti produttivi d'eccellenza". Per il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri "è un grande onore e piacere ospitare la presentazione della Guida che ha tanto seguito. Sarà un incentivo a collaborare per la ricchezza di un territorio ricchissimo dove le persone e i viaggiatori del gusto vengono e tornano volentieri".
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