christoph eppinger

LA GERMANIA È IL VENTRE MOLLE DELL'EUROPA: IN BARBA ALLE SANZIONI, I TEDESCHI SI ARRICCHISCONO COL PETROLIO RUSSO - IL 31ENNE CHRISTOPH EPPINGER HA REALIZZATO UNA FORTUNA (250 MILIONI DI EURO) COMMERCIANDO L'ORO NERO PROVENIENTE DA MOSCA (PER UN VALORE DI 2 MILIARDI DI EURO, CIOÈ 3,3 MILIONI DI TONNELLATE) - QUANDO È SCOPPIATA LA GUERRA IN UCRAINA, I TRADER DI PETROLIO SI SONO RITIRATI DALLA RUSSIA, MA IL BUSINESSMAN HA FIUTATO LA POSSIBILITA' DI GUADAGNO E SI È BUTTATO NEL SETTORE: LUI SOSTIENE DI NON ESSERE A RISCHIO DI SANZIONI PERCHÉ... - IL COMPLEANNO DI CHRISTOPH EPPINGER, FESTEGGIATO IN COSTA AZZURRA CON 300 BOTTIGLIE DI CHAMPAGNE

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Estratto dell'articolo di Marta Gergolet per www.corriere.it

 

Christoph Eppinger

Il segreto, o il fatto eccezionale, nella vicenda di Christoph Eppinger, non è quel che ha realizzato: 250 milioni di euro guadagnati in trenta mesi, commerciando petrolio russo. Ma il fatto che l’abbia raccontato.

 

E così questo tedesco di 31 anni, nato ad Amburgo da genitori russi (padre ingegnere, madre medico) è probabilmente il più giovane trader ad aver fatto fortuna aggirando le sanzioni. Ma anche quello che — accettando di parlarne con il giornalista del Financial Times, Tom Wilson, che l’ha seguito per mesi — ne ha rivelato i meccanismi. Non che Eppinger si penta di nulla, anzi. Quale altra miglior occasione per mostrare la sua nuova vita da Grande Gatsby, che ha scambiato Long Island con la Costa Azzurra?

 

Eppinger ha un tavolo fisso alla Guérite, mitologico ristorante su una minuscola isola davanti a Cannes: i tempi d’attesa, per i clienti facoltosi, sono di settimane. Lui vi porta il reporter Wilson. Sul muro sopra il tavolo è appesa una targa: «Christopher Eppinger. La leggenda di La Guérite. 300 bottiglie di Cristal, 13 giugno 2024». È qui che ha festeggiato il suo trentesimo compleanno con trecento bottiglie di champagne. [...]

Christoph Eppinger

 

Christopher Eppinger e un pugno di avventurieri come lui sono andati avanti quando gli altri si sono fermati. Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, i grandi trader quotati come BP e Shell si sono ritirati. Altri hanno ridotto drasticamente l’esposizione. Ma poiché un embargo totale avrebbe sconvolto l’economia globale, l’Occidente ha optato per il «price cap», il tetto al prezzo: Mosca poteva continuare ad esportare, ma con guadagni ridotti.

 

Ed è qui che si sono inseriti i «risk taker». «Se ci fosse stato un embargo totale, non avrei toccato la Russia. Sarei stato un criminale», assicura. In 30 mesi Eppinger ha movimentato 3,3 milioni di tonnellate di greggio, per un valore di 2 miliardi (e con un ritorno personale superiore al 10%): il fatto che, con quel petrolio, finanziasse la guerra di Putin, non sembra né toccarlo né riguardarlo.

 

petrolio russo

Nel 2022, a 27 anni, era un pesce piccolissimo, con capitale prossimo allo zero. Si trasferisce a Dubai e apre una società: le «zone franche» (free zone) di Dubai non sono vincolate a rispettare le restrizioni internazionali. In un’era di sconvolgimenti geopolitici, trova il modo di rifornire la raffineria Uniper (di proprietà tedesca) a Fujairah (Emirati), rimasta quasi a secco. Il primo carico è regolare.

 

Il secondo, di bandiera kazaka, apertamente russo: Uniper rifiuta il greggio, per un mese la nave resta ancorata al largo, mentre lui è esposto per 100 milioni. Infine, produce certificati corretti e lo vende. È la svolta. I suoi avvocati sostengono che abbia sempre rispettato la legge: petrolio comprato sotto il cap; certificati validi; un sistema di trasbordo a Fujairah tra serbatoi e non più da nave; il blending, mischiando carichi di provenienza diversa.

petrolio russo

 

L’architrave del tutto: il credito illimitato concesso dai russi, che accettano di essere pagati alla fine, quando il petrolio arriva a destinazione. Quello di Eppinger finisce in Brasile, Nigeria, Spagna, Cina. Lui lavora non dal computer, ma sempre dall’Iphone. [...]