
DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO…
DESTINO CANE! - UN 47ENNE DI ROMA È STATO INCRIMINATO PER AVER LANCIATO DAL SETTIMO PIANO IL SUO JACK RUSSELL IN UN MOMENTO DI RABBIA – IL GESTO FOLLE È STATO COMMESSO DAVANTI AL FIGLIO CHE SI È PRECIPITATO IN LACRIME IN STRADA SEGUITO DAL PADRE CHE SI È LIMITATO A COMMENTARE: "TUTTE 'STE PAGLIACCIATE, È SOLO UN CANE...”
Dal corriere.it
La morte di Lilly, jack russell deceduto dopo essere precipitato dal settimo piano di una casa via Garcia Lorca, zona Fonte Ostiense, è un omicidio. L’assassino è Pietro Sorrenti, 47 anni, il padrone che ha gettato il cane dal terrazzo di casa. È la tesi della procura che ha citato in giudizio l’uomo con l’accusa di uccisione di animali. Reato che prevede fino a due anni di carcere.
L’imputato avrebbe commesso l’omicidio, avvenuto il 18 aprile del 2018, davanti al figlio in un momento di rabbia. Quel giorno da casa Sorrenti si ascoltano delle grida, poi il loro cane precipita al suolo. Dall’androne del condominio di Sorrenti, esce il figlio dell’imputato, disperato. Sorrenti lo raggiunge un attimo dopo.
C’è la polizia in strada. Intorno al cane c’è una folla, pronta a linciare il padrone. Che se ne infischia e esclama: «Tutte ‘ste pagliacciate, è solo un cane». Gli agenti provano a calmarlo. Ma l’uomo reagisce spintonandoli. Viene arrestato, ma con l’accusa di resistenza. Solo dopo indagini accurate, però, la procura arriva a incriminare Sorrenti per la morte di Lilly.
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