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Nulla di fatto, l'inchiesta è stata archiviata. I giudici hanno deciso di non procedere nei confronti di un pensionato vicentino, denunciato dalla sua badante per molestie sessuali. All'epoca dei fatti non sarebbe stato in grado di intendere e volere.
Come riportato sulle pagine de Il Giornale di Vicenza, tra il 2011 e il 2014 , l'anziano, un vedovo oggi 91enne, viveva solo in un appartamento in centro a Vicenza sotto nello stesso condominio del figlio. Per aiutarlo in casa i famigliari hanno assunto negli anni due badanti. Due donne che nell'arco di poco tempo dalla loro assunzione, si sono trovate a fare i conti con le attenzioni particolari del loro assistito.
La prima una 53enne italiana, dopo pochi mesi di servizio, stanca di essere toccata e palpeggiata, ha deciso di rinunciare all'incarico spiegando ai famigliari che la situazione stava diventando insostenibile. La seconda, una 30enne moldava che in patria manteneva due figli, ha resistito più a lungo, ma le presunte molestie dell'uomo sarebbero diventate sempre più pesanti.
Il pensionato non perdeva occasione per toccarle le gambe, il seno e il sedere. Quando la donna si trasferì in casa sua, per fornirgli continua assistenza, l'uomo iniziò anche a spiarla mentre faceva la doccia. In alcuni casi anche a parole e in pubblico, al parco o andando a messa, gli atteggiamenti dell'anziano sarebbero stati sconci e lesivi della dignità della 30enne, che, dopo averlo ammonito più volte, ha deciso di licenziarsi e denunciarlo.
Le indagini non avrebbero lasciato alcun dubbio sulle molestie, la difesa dell'anziano, però, ha convinto il magistrato che l'uomo non fosse più in grado di intendere e di volere già dal 2011. Il pensionato ora vive in un casa di riposo.
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