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Tiziana Paolucci per "il Giornale"
La Liguria potrebbe diventare la prima regione d' Italia a introdurre una legge per rendere obbligatoria la vaccinazione per il personale sanitario.
L' annuncio è stato fatto ieri dal governatore Giovanni Toti dopo che tredici persone sono state contagiate al San Martino di Genova a causa di un' infermiera, che aveva rifiutato di sottoporsi al vaccino anti-Covid. Si tratta di 11 pazienti e 2 infermieri del reparto di Malattie respiratorie e allergologia, al primo piano lato del padiglione Maragliano, un zona «pulita», dove si può accedere solo con tampone negativo.
Non c' è dubbio, quindi, che responsabile del cluster di variante inglese sia stata la dipendente no-vax. Subito è scattato il protocollo di sicurezza per individuare altri contagi tra i ricoverati, secondo le direttive delle strutture complesse di Igiene, del professore Giancarlo Icardi, e di Malattie Infettive, del professor Matteo Bassetti. E si lavora per reperire in fretta nuovi letti, dove spostare chi ha contratto il virus perché il Maragliano torni Covid-free.
Il caso ha sollevato diverse polemiche e molti primari, insieme al presidente Toti, chiedono l' obbligatorietà del vaccino per medici, infermieri e operatori sanitari.
«Oggi con più di 100 mila morti in Italia per la pandemia - tuona Toti - sapere che qualcuno che ricopre un ruolo così importante nella lotta al virus, pur potendo vaccinarsi sceglie di non farlo, rappresenta un problema in più che avremmo preferito evitare e di cui il Governo dovrebbe farsi carico».
Il trattamento sanitario obbligatorio, infatti, può essere disposto solo da una legge dello Stato. «Ma visto che non si va verso questa direzione - spiega il governatore - ho dato mandato ai miei uffici di valutare la possibilità di intervenire con una legge regionale». La Regione Puglia ha adottato un provvedimento che vieta agli operatori non vaccinati l' accesso ad alcuni reparti «a rischio».
matteo bassetti in collegamento tv
La Liguria potrebbe intraprendere lo stesso percorso, ma ci sono però problemi pratici, con i quali bisogna fare i conti. «Al San Martino gli infermieri non vaccinati sono 400 su 2.600. Come faccio a tenerli tutti fuori da determinati reparti? Senza l' obbligo non si va da nessuna parte», sottolinea il direttore generale Giuffrida, che a febbraio si era rivolto all' Inail per sapere come comportarsi con 15 infermieri, contagiati senza essersi voluti immunizzare. «Un infermiere non vaccinato farebbe meno danni in un reparto sporco aggiunge.
Ma non si possono assegnare soltanto ai reparti Covid, anche perché sono più a rischio degli altri. E si entra in un circolo vizioso. Si è scelto di non affrontare il problema a livello nazionale e ne paghiamo le conseguenze». Il direttore di Malattie Infettive nel nosocomio, Matteo Bassetti, lancia un appello a Draghi: «Ci vuole una legge assolutamente urgente, anche questo rappresenta un cambio di passo che chiediamo al nuovo governo».
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