RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Flaminia Bussotti per "il Messaggero"
Chiaro successo alle regionali ieri dei governatori del Baden-Württemberg e della Renania-Palatinato, il Verde Winfried Kretschmann (73 anni) e la socialdemocratica (Spd) Malu Dreyer (60), ampiamente confermati dal voto nell' incarico, e crollo storico della Cdu.
Il partito cristiano democratico della cancelliera Angela Merkel incassa in entrambi i Länder un record negativo e inaugura nel peggiore dei modi la prima delle sei elezioni regionali di questo Superwahljahr 2021 (super anno elettorale) che culmina con le legislative il 26 settembre.
Per il nuovo leader Cdu, Armin Laschet, eletto appena due mesi fa dal congresso alla guida del partito, la batosta alle regionali rappresenta un pessimo viatico per le sue ambizioni di correre per la cancelleria alle elezioni a settembre.
La Cdu-Csu ancora non ha deciso chi sarà il candidato dell' Unione alle legislative per la successione alla cancelleria di Angela Merkel, che ha deciso da tempo di non candidarsi per un quinto mandato.
Essere il leader della Cdu, il maggiore dei due partiti gemelli, non basta per la candidatura: candidato cancelliere diventa chi garantisce più chance di vittoria alle urne. E anche se il voto ieri non era nel suo Land, il battesimo elettorale di Laschet, governatore del Nord-Reno-Vestfalia, è sicuramente un pessimo auspicio per le sue chance di conquistare l' investitura per la sfida alla cancelleria.
In poll position, pronto a strappargliela, c' è il governatore della Baviera e leader Csu, Markus Söder, molto popolare nei sondaggi e con la posa del vincitore stampata in faccia.
VOTO A DISTANZA
Le elezioni nei due Länder sono state le prime a svolgersi in piena pandemia e in modalità quasi esclusivamente remota: niente comizi, niente incontri dei leader con gli elettori, tutto in digitale, con distanziamento e mascherine, incluse le interviste in tv.
A incidere sul crollo della Cdu, fattori locali ma anche, soprattutto, nazionali. Ha pesato lo scandalo dei due deputati dell' Unione al Bundestag, uno della Csu (Georg Nüsslein) e uno della Cdu (Nikolas Löbel), che hanno fatto traffici in Cina con le mascherine, guadagnandoci 660mila e 250mila euro.
L' Unione ha reagito subito e i due si sono dimessi e hanno lasciato Parlamento e partiti ma il danno di immagine - vedere i rappresentati del popolo che lucrano sulla pandemia mentre la popolazione è in affanno - è stato enorme. Contemporaneamente è emerso che un altro deputato Cdu faceva affari come lobbista per il regime dittatoriale dell' Azerbaigian, altro disastro di immagine.
LO SCONTENTO POPOLARE
Agli scandali va aggiunto anche il grande scontento dei tedeschi per la gestione della pandemia, dal flop dei test, alla campagna vaccinale a rilento, al lockdown che dura senza risultati da quattro mesi, la cui responsabilità ricade sul maggiore partito della coalizione di governo, la Cdu, e il suo ministro della salute, Jens Spahn. Il conto degli elettori è arrivato ieri da Stoccarda e Magonza, e chissà che alla fine a pagarlo non debba essere proprio Laschet.
A causa del Covid, molti hanno preferito votare per lettera facendo registrare un record di voti postali.
Secondo i primi risultati, nel Baden-Württemberg, Land ricco, patria dell' industria dell' auto, e un tempo roccaforte Cdu, i Verdi restano primo partito col 30,9% e la Cdu, attuale partner di governo, crolla al 22,9% (27% nel 2016). L' ultradestra AfD arriva al 10,7%, la Fdp (liberali) all' 11,5. Sotto il 5% e quindi fuori dal parlamento regionale, la Linke col 3,6%.
Il popolarissimo Kretschmann, primo e unico governatore Verde in Germania, da dieci anni al potere, potrà continuare a governare per il suo terzo mandato e scegliere se continuare l' attuale coalizione con la Cdu, o optare per un governo semaforo (verde, giallo, rosso) con Fdp e Spd.
Nella Renania-Palatinato, il Land un tempo di Helmut Kohl, governato da 30 anni dai socialdemocratici, la Spd della premier Malu Dreyer si conferma prima col 34,2%, la Cdu arriva al 26,5% (31,8% nel 2016), l' AfD al 9,8%, la Fdp al 6%, i Verdi 8,5%, la Linke esce dal parlamento con il 2,6% e vi entrano i Liberi Elettori col 5,8%.
Pressoché sicuro che la Dreyer continuerà la coalizione semaforo con Verdi e Fdp. Da Berlino la Spd, in stato comatoso nei sondaggi (15%) si rinfranca e Olaf Scholz, sfidante cancelliere a settembre, si dice convinto che il vento sia cambiato e fiducioso di vincere a settembre.
BUNDESTAG - ANGELA MERKEL SI ACCORGE DI AVER DIMENTICATO LA MASCHERINAmarkus soder beve birra
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