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“AI MUSULMANI SPAREREI IN BOCCA, SONO UNA RAZZA INFERIORE” – VITTORIO FELTRI ESONDA ALLA “ZANZARA” DOPO LA MORTE DEL 19ENNE RAMY ELGAML: “C’È DA RAMMARICARSI PER LA MORTE DI UN RAGAZZO? SE UNO DECIDE DI FARE IL DELINQUENTE, CHE ABBIA 19 O 27 ANNI, È UGUALE” – “CONOSCO IL CORVETTO. NON FREQUENTO LE PERIFERIE, PERCHÉ NON MI PIACCIONO. SONO CAOTICHE, BRUTTE E SOPRATTUTTO PIENE DI EXTRACOMUNITARI CHE NON SOPPORTO. BASTA GUARDARLI E VEDERE QUELLO CHE COMBINANO QUI A MILANO. COME FAI AD AMARLI?” – VIDEO

 

 

 

VITTORIO FELTRI CHOC: “AI MUSULMANI SPAREREI IN BOCCA, NON MI VERGOGNO DI CONSIDERARLI RAZZA INFERIORE”. LITE CON PARENZO A LA ZANZARA

Da www.ilfattoquotidiano.it

 

vittorio feltri 1

“Ai musulmani sparerei in bocca, a tutti. Io non mi vergogno affatto di considerare i musulmani delle razze inferiori“. Sono le parole choc pronunciate ai microfoni de La Zanzara (Radio24) da Vittorio Feltri, ieri sera protagonista di un concitato botta e risposta con David Parenzo sui disordini avvenuti nel quartiere periferico di Milano, il Corvetto, a seguito dell’incidente in cui ha perso la vita il 19-enne egiziano Ramy Elgaml, dopo la caduta da uno scooter alla fine di un inseguimento dei carabinieri per otto chilometri.

 

“Conosco il Corvetto – afferma Feltri rispondendo a una domanda di Giuseppe Cruciani – Non frequento le periferie, perché non mi piacciono. Sono caotiche, brutte e soprattutto piene di extracomunitari che non sopporto. Basta guardarli e vedere quello che combinano qui a Milano. Come fai ad amarli?”.

 

ramy elgaml

Il giornalista e consigliere regionale di Fratelli d’Italia rivela di essersi offerto di pagare l’avvocato del vicebrigadiere in servizio al Radiomobile dei carabinieri di Milano, indagato dalla procura per omicidio stradale. E aggiunge: “C’è da rammaricarsi per la morte di un ragazzo? Se uno decide di fare il delinquente, che abbia 19 o 27 anni, è uguale”.

 

“Ma se è cresciuto senza avere nessuna possibilità – replica Parenzo – non è che meritava di morire. Non si è fermato a un posto di blocco, non è che ha fatto chissà che cosa”.

 

“E vabbè, allora andava premiato ad honorem – ribatte Feltri – Cosa facciamo adesso, le analisi sociologiche sui delinquenti? Le forze dell’ordine vanno rispettate perché rappresentano la legalità”.

 

MILANO: MAJORINO (PD), 'DICHIARAZIONI FELTRI ABOMINEVOLI, SI DIMETTA'

(Adnkronos) - "Le dichiarazioni di Vittorio Feltri sono, ancora una volta, abominevoli e inaccettabili: deve dimettersi. Fontana e Meloni abbiano il coraggio di prendere le distanze, una volta per tutte, da un consigliere regionale che continua a esprimere posizioni violente, razziste e cariche d'odio, alimentando pericolose divisioni e umiliando migliaia di cittadini. Il loro silenzio davanti a tutto ciò sarebbe una complicità imperdonabile''. Lo afferma in una nota in merito il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Pierfrancesco Majorino.

 

 

MILANO: CONSIGLIERI FDI, 'AFFERMAZIONI VITTORIO FELTRI INACCETTABILI'

(Adnkronos) - I consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, Maira Cacucci, e Matteo Forte, prendono le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dal collega Vittorio Feltri durante la trasmissione La Zanzara. Nel corso dell'intervista, Feltri ha espresso affermazioni ritenute inaccettabili, che hanno suscitato sconcerto e alimentato un acceso dibattito pubblico. I consiglieri Cacucci, e Forte condannano fermamente tali affermazioni, ribadendo i principi di rispetto reciproco e uguaglianza sanciti dalla Costituzione Italiana, nonché l'impegno di Fratelli d'Italia nel promuovere soluzioni concrete e responsabili per affrontare le sfide della sicurezza e dell'integrazione.

 

 ''Le affermazioni di Vittorio Feltri - afferma Maira Cacucci - sono inaccettabili e contrarie ai principi fondamentali della nostra Costituzione, che sancisce l'uguaglianza e il rispetto per ogni individuo, indipendentemente dalla sua origine o religione. Pur riconoscendo le sfide che Milano sta affrontando in termini di sicurezza e integrazione, è nostro dovere promuovere soluzioni efficaci nel rispetto della dignità umana e delle leggi, senza ricorrere a linguaggi che incitino all'odio o alla discriminazione''.

 

''È finito il tempo della difesa d'ufficio di un collega di partito'' sentenzia invece Matteo Forte. ''Le parole del consigliere Feltri alla trasmissione radiofonica la Zanzara sono tali per cui a chi ricopre ruoli istituzionali spetta prendere posizione. In altre recenti occasioni, turandoci il naso, con gli altri colleghi abbiamo chiuso un occhio. Oggi quelle espressioni, già intollerabili di loro, collegate tra l'altro all'episodio da cui è scaturita la rivolta nel quartiere Corvetto di Milano, sono gravissime e davvero irresponsabili'' conclude.

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