DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Estratto da www.ansa.it
PAPA FRANCESCO E ANDREA TORNIELLI
“Prove? Nessuna. Indizi? Men che meno. Testimonianze almeno di seconda o terza mano? Neanche l'ombra. Solo anonime accuse infamanti". Così l'Osservatore Romano, in un editoriale, definisce le "presunte rivelazioni su Papa Wojtyla e il caso Orlandi".
"Una follia - scrive il quotidiano della Santa Sede -. E non lo diciamo perché Karol Wojtyla è santo o perché è stato papa. Anche se questo massacro mediatico intristisce e sgomenta ferendo il cuore di milioni di credenti e non credenti, la diffamazione va denunciata perché è indegno di un Paese civile trattare in questo modo qualunque persona, viva o morta, che sia chierico o laico, papa, metalmeccanico o giovane disoccupato".
L'articolo dell'Osservatore Romano, a firma del direttore editoriale dei media vaticani Andrea Tornielli, ricorda le "parole che Pietro Orlandi ha accompagnato all'audio attribuito ad un sedicente membro della Banda della Magliana il quale asserisce - anche lui senza prove, indizi, testimonianze, riscontri o circostanze - che Giovanni Paolo II 'pure insieme se le portava in Vaticano quelle', intendendo Emanuela e altre ragazze: per porre fine a questa 'schifezza' il segretario di Stato di allora si sarebbe rivolto alla criminalità organizzata per risolvere il problema".
pietro orlandi, fratello di emanuela orlandi
"Pensate che cosa sarebbe accaduto se qualcuno fosse andato in televisione ad affermare, sulla base di un 'sentito dire' proveniente da una fonte anonima e senza lo straccio di un riscontro o testimonianza anche soltanto di terza mano, che vostro padre o vostro nonno di notte usciva di casa e insieme a qualche 'compagno di merende' andava in giro a molestare ragazze minorenni - sottolinea il giornale vaticano -.
E immaginate che cosa sarebbe successo se il vostro parente, ormai defunto, fosse universalmente conosciuto e da tutti stimato, a motivo di qualche importante ruolo ricoperto. Non avremmo forse letto commenti ed editoriali indignati per il modo inqualificabile con cui è stata lesa la buona fama di questo grande uomo, amato da tanti?".
[…] Secondo l'Osservatore Romano, "è giusto che tutti rispondano degli eventuali reati, se ne hanno commessi, senza impunità alcuna o privilegi. È sacrosanto che si indaghi a 360 gradi per cercare la verità sulla scomparsa di Emanuela. Ma nessuno merita di essere diffamato in questo modo, senza neanche uno straccio di indizio, sulla base dei 'si dice' di qualche sconosciuto personaggio del sottobosco criminale o di qualche squallido anonimo commento propalato in diretta Tv". […]
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